La permanenza di Cesare Prandelli alla guida della Nazionale non sarà determinata dal risultato al Mondiale. A dirlo a chiare lettere è il presidente della Figc, Giancarlo Abete. "Non c'è nessuna clausola che preveda un risultato, abbiamo fatto una valutazione serena sulla base dei risultati ottenuti in questi anni -spiega il numero uno della Federcalcio ai microfoni di Radio Anch'io Sport-. Ha fatto un Europeo e una Confederations Cup arrivando secondo e terzo e si è qualificato agli europei e ai mondiali con largo anticipo. Il tecnico della Nazionale in un quadriennio ha magari solo 2-3 possibilità per conseguire dei successi, nelle due competizioni ha ottenuto ottimi risultati, mentre l'allenatore del Manchester City o del Liverpool può vincere 28 competizioni in un quadriennio". Tornando all'impegno in Brasile Abete sottolinea come sarà forte la concorrenza. "Ci sono squadre che hanno fatto meglio di noi, lo dice il ranking, a partire da Spagna e Germania. Senza pensare al Brasile padrone di casa e al fatto che una squadra europea non ha mai vinto in Sudamerica -prosegue Abete-. Oltre alla complessità del girone siamo poi nella parte più dura del tabellone. Oltre a Italia, Inghilterra e Uruguay abbiamo fior di squadre di fronte, senza dubbio il problema riguarderà tutte le squadre nella parte alta del tabellone".