Così il candidato alla presidenza della Federcalcio all'indomani della richiesta di ritirarsi rivolta da nove club della serie A a lui e all'altro candidato. E su Twitter aggiunge: "Il suo obiettivo è quello di fare esclusivamente gli interessi di una parte del calcio"
"Non vedo perché dovrei fare io un passo indietro, ma se nell'interesse del calcio, Tavecchio, che con le sue affermazioni ha provocato una decisa frattura, ritirasse la propria candidatura sarei pronto a fare altrettanto con l'unico fine di tenere unito il nostro mondo che ha urgente bisogno di riforme e dialogo". Lo ha detto Demetrio Albertini, candidato alla presidenza della Figc nell'assemblea elettiva dell'11 agosto, all'indomani della richiesta di 9 club della serie A rivolta a lui e all'altro candidato Carlo Tavecchio.
"Se invece - ha aggiunto via Twitter - Tavecchio decidesse di proseguire nel suo cammino verso le elezioni significherebbe che il suo obiettivo è quello di fare esclusivamente gli interessi di una parte del calcio. Nel caso, non da me auspicato, si realizzi quest'ultima eventualità chiedo fin da ora a tutti quelli che hanno sempre puntato a una soluzione condivisa di sostenermi nell'urna".
"E' bene ribadire che lo stesso Tavecchio ha sempre sostenuto di voler essere il candidato di tutti, ma - ha sottolineato l'ex calciatore - nei fatti non lo è più e ora col suo atteggiamento sta provocando un'ulteriore spaccatura. 'Diciamo NO' a un calcio senza tifosi, allenatori, calciatori e importanti squadre calcistiche".