Barcellona, 25 feb. - (Adnkronos/Dpa) - "I giocatori sono tutti dalla parte dell'allenatore, fino alla morte. Sono i calciatori che vanno in campo e il mister confida in noi per vincere le partite". Lo ha detto Andres Iniesta a due giorni dalla sconfitta per 3-1 con la Real Sociedad, che è costata ai blaugrana la vetta della classifica nella Liga, ora ad appannaggio del Real Madrid con tre punti di vantaggio sul Barca e sull'Atletico Madrid. Dopo la sconfitta di sabato il tecnico dei catalani, Gerardo Martino, si è preso le colpe della prova negativa. "Lui vuole sempre il meglio per la squadra e non c'è alcun dubbio che quanto accaduto sabato sia colpa dei giocatori", ha aggiunto Iniesta.
Il centrocampista catalano ha poi negato, quanto riportato dalla televisione basca "ETB". Secondo l'emittente i calciatori blaugrana, dopo l'espulsione di Martino avvenuta nel tunnel che portava negli spogliatoi alla fine del primo tempo, avrebbero messo l'arbitro Borbalán Fernández con le "spalle al muro", spingendolo e insultandolo pesantemente. Iniesta ha dato la sua versione: "Non è accaduto niente di diverso da quel che succede di solito. Le partite si vivono con grande passione e qualcuna di queste con un po' di tensione in più".
Il nazionale spagnolo si è anche augurato che la polemiche per il "caso Neymar" non influiscano sulle prestazioni della squadra. "Speriamo che tutto il rumore che si è creato svanisca nel più breve tempo possibile". Infine Iniesta ha parlato della possibilità che il capitano del Barcellona Carles Puyol vada via a fine stagione. "Conosco 'Puyi' da molto tempo e spero di averlo ancora nello spogliatoio, perché è fondamentale per la sicurezza che sa trasmettere alla squadra".
