"Quanti discorsi ho sentito sull'importanza di combattere questi fenomeni con la cultura sportiva e la scuola, questi bla bla del passato che hanno portato a questa forma di totale impunità di questi personaggi". Lo ha detto Mario Pescante, membro del Cio ed ex Sottosegretario con delega allo sport, all'Adnkronos, su quanto avvenuto ieri sera allo stadio Olimpico in occasione della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli.
"Siamo arrivati, e non voglio offendere altri paesi, a quello che succedeva nelle partite di calcio in Sudafrica, nessuno parla di una sparatoria, di morti che potevano esserci, di bande che operano fuori dallo stadio. Questo mi dispiace molto perchè il problema va affrontato nella sua complessità. Quelli che dentro lo stadio danno quegli ordini, sono gli stessi che poi fuori sparano", aggiunge Pescante.
"E' questo l'aspetto più delicato e importante, piuttosto che stigmatizzare il singolo comportamento di chi, dovendo occuparsi dell'ordine pubblico, ha scelto la strada ahimè più a portata di mano, di non far succedere cose peggiori. Vi immaginate 60mila persone che escono fuori dallo stadio pensando ognuno che a sparare sia stato l'altro. Il problema va visto a monte, è un problema di costume di sicurezza". (segue)