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Calcio: scontri dopo Cagliari-Juventus, 40 Daspo

15 febbraio 2014 | 13.50
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Ancora Daspo per i tifosi del Cagliari che il 12 gennaio scorso si resero protagonisti di scontri con tifosi avversari e polizia all'esterno dello stadio Sant'Elia. Al termine delle indagini degli agenti della squadra tifoserie della Digos di Cagliari, coordinati dal dirigente Alfonso Polverino ha denunciato altre 28 persone, oltre le 12 denunciate il 23 gennaio scorso, tutte appartenenti al gruppo ultras denominato "Sconvolts". I reati addebitati vanno dal danneggiamento aggravato, all'istigazione alla violenza, al travisamento, al lancio di corpi contundenti.

Per giungere al riconoscimento di questo gruppo la polizia ha lavorato su tutte le registrazioni effettuate dall'impianto di videosorveglianza dello stadio Sant'Elia e sui filmati delle televisioni e su quelli reperibili in rete, attività che è stata resa più complessa dal travisamento messo in atto dagli ultras. Le odierne denunce seguono le quindi le 12 effettuate subito dopo la partita facendo salire, così, a 40 il numero delle persone identificate. A tutti il questore Filippo Dispenza ha notificato il provvedimento di inibizione all'accesso ai luoghi ove si svolgono competizioni sportive. I Daspo emessi dal questore vanno da un minimo di 2 anni ad un massimo di 5 in ragione non solo dei comportamenti individualmente tenuti ma anche dei precedenti di polizia e della recidiva di alcuni ultras che, in passato, si erano già resi responsabili di altri episodi di violenza per fatti legati allo stadio e pertanto erano già stati destinatari di analogo provvedimento.

Al termine della partita Cagliari-Juventus del 12 gennaio scorso, nonostante non vi fossero stati episodi da cui potessero scaturire motivi di contrapposizione, gli Sconvolts decisero di raggiungere in gruppo il settore dove erano ancora trattenuti gli ospiti con l'intenzione di venire a contatto con questi. Trovata sbarrata la strada dalle Forze dell'Ordine, erano iniziati i primi lanci contro la Polizia di pietre raccolte dopo aver danneggiato il marciapiede. Il deciso intervento dei Reparti aveva disperso i facinorosi facendoli desistere dal loro intento. A distanza di circa un mese sono arrivate le denunce e con esse il divieto di accedere allo stadio per più della metà dei soggetti rimasti coinvolti nei disordini.

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