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Calderara, allarme per focolaio Covid in chiesa: 25 i partecipanti

08 aprile 2021 | 14.20
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Il sindaco fa un appello su Facebook per rintracciare i fedeli presenti alla messa della domenica delle Palme

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Contagiati in chiesa durante la Messa della domenica delle Palme. E' accaduto lo scorso 28 marzo a Lippo di Calderara, e per "evitare l'insorgere di un focolaio Covid e contenere l'eventuale diffusione del virus" il sindaco di Calderara di Reno, comune alle porte di Bologna, ha lanciato un avviso su Facebook rivolto a coloro che lo scorso 28 marzo, alle 18, hanno partecipato alla funzione nella chiesa di San Filippo Neri. "Su segnalazione del Dipartimento di Sanità Pubblica, che ringrazio, ci attiviamo subito, senza allarmismi, stante l'individuazione di alcuni positivi a questa messa. Chi si segnalerà verrà sottoposto subito a tampone", si legge nel post.

"Grazie a questa iniziativa – spiega sulla sua pagina Facebook -, e all’appello che abbiamo fatto, ora sappiamo che i presenti alla celebrazione erano 25, e tutti saranno sottoposti entro brevissimo tempo a tampone molecolare: qualcuno lo ha già fatto ed è risultato positivo e per questo ci siamo mossi" e "non certo per polemizzare coi protocolli messi in atto in occasione delle messe" precisa.

"Leggo, in particolare sui principali social, di proteste, polemiche, accuse ai più svariati soggetti: i protocolli, il Comune, il Governo, la Chiesa – prosegue -. Non è sicuramente questo il terreno nel quale litigare, e non è assolutamente il momento di fare polemica. Come ho scritto più volte su Facebook rispondendo ai cittadini, quella che stiamo compiendo è un'azione di sanità pubblica, studiata per far effettuare il tampone a chi era presente ed evitare ulteriori contagi, visto che ognuno di noi potrebbe avere un contatto con un positivo che è stato a quella messa e che non sa di esserlo".

Per Falzone "questo è e dovrà sempre essere il giusto intervento di contact tracing, in collaborazione con i Comuni, per contenere e controllare il diffondersi di eventuali contagi" ma sottolinea anche che "esiste un accordo del ministero della Salute con la Conferenza Episcopale Italiana che disciplina la sicurezza durante le celebrazioni , quanto accaduto ci deve suggerire che quel protocollo deve essere migliorato, ad esempio prevedendo che vengano registrati prima di ogni messa nome e cognome dei partecipanti, come si fa per manifestazioni, laboratori e altro".

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