"Abbiamo segnalato le difficoltà operative in cui si trovano ad operare aziende e professionisti, che necessitano di procedure e adempimenti quanto più semplificati. Mi fa piacere sottolineare il clima di compliance riscontrato, pur nel pieno rispetto dei reciproci ruoli istituzionali. Ciò mi lascia ottimista circa l’accoglimento delle nostre proposte di modifica, che peraltro toccano aspetti fondamentali per l’operatività degli studi professionali". Così Marina Calderone, presidente del Cup e del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, intervistata da 'Italia Oggi', spiega i motivi dell'interlocuzione istituzionale avviata con il Mef, dicastero condotto dal ministro Pier Carlo Padoan.
L'interlocuzione è stata attivata sia a livello politico che di struttura tecnica per proporre soluzioni diverse rispetto a quanto previsto nella normativa vigente, condividendo in pieno il fine di dare forza alla lotta all’evasione fiscale. Ma nel contempo è stato sottolineato il disagio vissuto negli studi professionali, sui quali vengono riversati un numero di adempimenti sempre più numeroso che ne mettono in difficoltà l'operatività e la funzionalità.
"In generale, l’interlocuzione mira -ha ribadito Calderone- al riconoscimento del ruolo dei professionisti quali risorsa per l’Amministrazione Finanziaria. Situazione non certamente riscontrabile al momento. Ma abbiamo anche sostenuto la necessità di alcune modifiche immediate di dettaglio, in particolare quelle attinenti alle nuove modalità di comunicazione delle fatture, alla data di trasmissione della certificazione unica e anche su diversi aspetti critici della rottamazione dei ruoli esattoriali".
Secondo Calderone i professionisti dell'area giuridico-economica "sono indispensabili nell’intermediazione tra Stato e Contribuente. Per questo deve essere riconosciuto il valore sociale delle nostre attività. Confido che nei provvedimenti in itinere trovino spazio sia le modifiche all’attuale normativa in materia di comunicazioni fiscali che il pieno riconoscimento del ruolo sociale dei professionisti ordinistici".
E gli interventi di modifica, conclude Calderone, "dovrebbero interessare il Milleproroghe e il Jobs Act per il lavoro autonomo, che stanno seguendo il loro iter in Parlamento".
