"Dispiace che si voglia variare il testo approvato al Senato anche perché ciò andrebbe nella direzione opposta agli orientamenti comunitari". A dirlo, si legge su 'Il Sole 24 Ore', Marina Calderone, presidente del Cup, nonché membro del Cese, il Comitato economico e sociale europeo riferendosi all'utilizzo dei fondi Ue per i professionisti. Ciò che convince poco Calderone è l'affermazione dei proponenti la soppressione secondo cui il testo attuale presenterebbe tratti di ambiguità, con il rischio di tenere fuori le professioni non ordinistiche.
"Per quanto mi riguarda direi che il testo è chiaro -sottolinea- e che eliminarlo sarebbe un'occasione persa. Aggiungo che in Italia c' è una sottovalutazione del potenziale del lavoro autonomo e il testo approvato al Senato colma questa lacuna strutturale".
Su questo fronte consola solo parzialmente la promessa che la norma (una volta riscritta) sarà inserita nel futuro collegato sul lavoro autonomo, la cui tempistica è ancora da definire. "Preferiremmo il mantenimento della previsione nella legge di Stabilità -avverte Calderone - per dare immediata attuazione agli orientamenti comunitari e visto che siamo già in ritardo sull' utilizzo dei fondi".