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Caldo: crampi, gonfiori, insolazione, i rischi di ondate calore (2)

06 giugno 2014 | 14.23
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(Adnkronos Salute) - Tra le insidie più gravi anche la disidratazione (sintomi principali sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia, pelle e mucose asciutte, crampi muscolari, abbassamento della pressione arteriosa), e gli effetti sulla pressione arteriosa: "Le persone ipertese e i cardiopatici, soprattutto se anziani, ma anche molte persone sane, possono manifestare episodi di diminuzione della pressione arteriosa, soprattutto nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta. In questi casi, è consigliabile evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che potrebbe causare anche perdita di coscienza, non alzarsi bruscamente dal letto, soprattutto nelle ore notturne, ma fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi", consigliano gli esperti.

C'è poi lo stress da calore, causato da un collasso dei vasi periferici con un insufficiente apporto di sangue al cervello. "La sintomatologia può insorgere durante l'attività fisica in un ambiente eccessivamente caldo, specie in soggetti non acclimatati, con una ridotta efficienza cardiaca. Si manifesta con una forte sudorazione, un senso di leggero disorientamento, malessere generale, debolezza, nausea, vomito, cefalea, tachicardia e ipotensione, confusione, irritabilità". Se non viene diagnosticato e trattato immediatamente, può progredire fino al colpo di calore: "Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali. Si può avere perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41° C ed è seguita da un possibile malfunzionamento degli organi interni, che può portare alla morte".

Il caldo intenso può, inoltre, determinare l'aggravamento di malattie preesistenti. Si tratta di sintomi che non arrivano all’attenzione clinica, fino ad effetti più gravi che possono determinare il ricorso al Pronto soccorso e il ricovero in ospedale. "Studi condotti in diverse città italiane hanno evidenziato che alcune patologie (malattie cardio e cerebrovascolari, malattie polmonari croniche, disturbi psichici, malattie del sistema nervoso centrale, malattie del fegato e dei reni e malattie metaboliche quali il diabete) aumentano significativamente il rischio di morte in occasione delle ondate di calore, soprattutto nelle persone anziane".

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