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Salute: camerieri e infermieri più stressati di medici e broker

16 ottobre 2015 | 09.52
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Salute: camerieri e infermieri più stressati di medici e broker

Le professioni più stressanti sono quelle umili e con poca libertà decisionale. Niente medici o broker nella lista, ma camerieri, infermieri e tutti coloro che devono continuamente rispondere ai 'capricci' di clienti e superiori con un sorriso. Sono i risultati di una ricerca che un gruppo cinese ha pubblicato su 'Neurology'. Lavori poco gratificanti diventano dannosi per la salute, aumentando fino al 58% il rischio di ischemia. Per contro architetti o scienziati, che apparentemente possono sembrare professioni più stressanti, non hanno fatto rilevare un rischio più alto per la salute.

Gli autori dello studio ritengono che chi sperimenta alti livelli di tensione sul posto di lavoro tenda ad avere meno cura di se stesso e a ricorrere a fumo e alcol. "E' possibile che alti livelli di stress spingano a comportamenti dannosi per la salute, come mangiare male, fumare e fare poca attività fisica", spiega Dingli Xu della Southern Medical University di Guangzhou.

Secondo il gruppo, lo stress lavorativo dipende dal controllo che si ha sui propri compiti e dalla rispettabilità delle mansioni. Medici e insegnanti per esempio sono professioni faticose mentalmente, ma garantiscono prestigio sociale e quindi le persone non sarebbero stressate. I lavoratori nell'industria dei servizi sono invece più vulnerabili, sottoposti a lunghi turni che spesso vanno oltre la normale giornata lavorativa 9-17.

Lo studio - ripreso dal 'Telegraph' - ha preso in considerazione 6 ricerche che hanno correlato stress lavorativo e rischio di infarto. Oltre 138 mila persone sono state seguite in un periodo di tempo variabile tra i 3 e i 17 anni, e le professioni sono state divise in 4 gruppi in base al controllo che i lavoratori hanno sulle proprie mansioni, a quanto duramente lavorano e alla richiesta psicologica del lavoro (se include scadenze e sforzo mentale). Oltre a quanto già detto, sono definiti lavori con basse richieste e poco controllo quelli di bidelli, minatori e lavoratori manuali. Sono definiti attivi quei professionisti che, anche se hanno a che fare con compiti complessi, sono largamente autonomi.

"Basandoci su questo studio, è ragionevole pensare di testare soluzioni che aumentino il controllo sul lavoro, come decentralizzare i processi decisionali e aumentare la flessibilità, ricorrendo per esempio al telelavoro. Se funzionano, questi cambiamenti possono avere un forte impatto sulla salute pubblica", commenta Jennifer J. Majersik della University of Utah di Salt Lake City e membro dell'American Academy of Neurology, che ha scritto un editoriale sull'argomento. "Lo stress può condizionare le persone in molti modi diversi - osserva Christopher Allen, Senior Cardiac Nurse alla British Heart Foundation - Mentre alcuni iniziano a mangiare cibo spazzatura, altri preferiscono fumare o evitare il movimento. Tutte cose che aumentano il rischio di attacchi di infarti", conclude l'esperto.

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