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Camorra, blitz carabinieri: 28 arresti

01 dicembre 2020 | 07.42
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Camorra, blitz carabinieri: 28 arresti

Blitz dei carabinieri del comando provinciale di Roma, nel Lazio, in Campania e in Veneto, per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, che dispone l’arresto per 28 persone ritenute appartenenti a un’organizzazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e, a vario titolo, di estorsione, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali gravissime, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, reati, per la maggior parte, aggravati dal metodo mafioso.

Il provvedimento trae origine dall’indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma che ha consentito di ricostruire l’operatività, in Roma, di un cartello della droga, capeggiato dal noto Michele Senese, anch’egli destinatario della misura cautelare, sotto la cui egida operavano distinti gruppi dediti al traffico di sostanze stupefacenti, individuandone gli assetti verticistici, i sodali e i pusher. In seno a uno di questi gruppi operava anche Fabrizio Piscitelli, ucciso in un agguato a Roma il 7 agosto del 2019.

''Capo indiscusso della malavita romana'', ''capo di Roma'' o ''il boss della Camorra romana!....Comanda tutto lui!''. E' così che viene definito Michele Senese da alcuni componenti delle organizzazioni criminali che convergevano sotto il suo cartello della droga in alcune intercettazioni dell'indagine 'Operazione alba tulipano'. I suoi 'sodali', spiegano gli investigatori, ''a lui si rivolgono con deferenza per riferire circa il loro operato, per ottenere interventi finalizzati a dirimere controversie con altri malavitosi, per ottenere autorizzazioni ad assumere iniziative di varia natura e a lui forniscono somme di denaro chiaramente provento di delitto'.

In relazione a questo gruppo criminale il gip del Tribunale di Roma, pur riconoscendone l’esistenza, non ha ravvisato esigenze cautelari in virtù di diverse motivazioni tra cui il decesso di uno dei capi dell'organizzazione, Guido De Gregori, e il decesso di uno dei partecipi maggiormente attivi: Fabrizio Piscitelli.

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