Tra le accuse l’omicidio, avvenuto a maggio scorso, di un cittadino nigeriano di 39 anni, responsabile di non aver recapitato un ingente quantitativo di droga, come ordinato dal clan. Il corpo dell’uomo è stato bruciato insieme alla sua auto e abbandonato nelle campagne di Villa Literno, insieme alla pistola usata per ucciderlo
Un'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Mondragone (Caserta) nei confronti di otto indagati, gravemente indiziati di partecipazione all'associazione camorrista, armata, attiva a Mondragone.
Dalle indagini sono emerse estorsioni nei confronti di attività produttive lungo il litorale domitio e titolare di aziende edili, impegnate nella realizzazione delle opere pubbliche. Tra le accuse mosse agli indagati, la più grave è quella dell'omicidio, avvenuto a maggio scorso, di un extracomunitario nigeriano di 39 anni, responsabile di non aver recapitato un ingente quantitativo di droga, come ordinatogli dal clan.
Il corpo del 39enne è stato bruciato insieme alla sua auto e abbandonato nelle campagne di Villa Literno, insieme alla pistola usata per ucciderlo. Il gruppo aveva a sua disposizione un autentico arsenale: sono stati trovati infatti tre fucili da caccia e tre pistole.