Dietrofront del capo dell'ala stragista del clan dei Casalesi: "Ho detto un sacco di bugie per uscire dal carcere". Boss assolti e avvocato condannato, Saviano amaro: ''Una sentenza italiana, a metà, senza coraggio'' /Video
Giuseppe Setola torna sui suoi passi. Il capo dell'ala stragista del clan dei Casalesi ha manifestato la sua intenzione di non collaborare più con la giustizia. Lo ha fatto nel corso di un'udienza del processo sugli omicidi Pecchia e Orabona, in corso davanti la Corte d'Assise di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Setola aveva manifestato da qualche tempo la sua volontà di collaborare con la giustizia, ma più volte i magistrati della Dda di Napoli avevano manifestato cautela al riguardo, così come il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti. Oggi il dietrofront del capo dell'ala stragista dei Casalesi, collegato in videoconferenza con l'aula.
"Ho detto un sacco di bugie perché volevo uscire dal carcere" ha detto Setola spiegando di non voler essere esaminato e di non voler assistere all'udienza ma solo di seguire il collegamento con l'aula di tribunale al momento della sentenza. "Sono stato io a commettere questo omicidio", ha detto Setola.