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Camorra, sette arresti nel sud pontino: sequestrati beni per 1,4 milioni di euro

10 marzo 2014 | 13.27
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Camorra, sette arresti nel sud pontino: sequestrati beni per 1,4 milioni di euro

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile di Latina hanno dato esecuzione, questa mattina, a due ordinanze di custodia cautelare, disposte dal gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di sette persone, indagate per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più reati di appropriazione indebita, con l'aggravante di aver agito al fine di agevolare l'associazione camorristica dei Casalesi, fazione Schiavone, nelle cui casse finivano parte dei proventi dell'attività associativa. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli-Direzione Distrettuale Antimafia.

Contestualmente sono state eseguite decine di perquisizioni a San Cipriano d'Aversa (Ce), Casal di Principe (Ce), Cancello ed Arnone (Ce), Bonito (Av), Calvi Risorta (Ce), Castel Volturno (Ce), Formia (Lt), Santi Cosma e Damiano (Lt), Minturno (Lt). Sono stati inoltre sottoposti a sequestro preventivo beni del valore complessivo di circa 1,4 milioni di euro.

Al termine delle indagini, condotte anche attraverso intercettazioni telefoniche, finalizzate al riscontro di convergenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, sono state arrestate persone ritenute di rilievo del sodalizio dei Casalesi: i fratelli S. e A. I. (il primo già detenuto) e S.D.P., già colpito da ordinanza cautelare per vicende connesse a reati di riciclaggio da parte di esponenti del clan dei Casalesi in Emilia Romagna e nella Repubblica di San Marino.

L'operazione, denominata 'Fuori giri', ha accertato l'appropriazione indebita in Italia di autovetture di grossa cilindrata, poi esportate in Germania, dove venivano immatricolate dopo la falsificazione dei numeri identificativi e dei documenti di circolazione. Dall'approfondimento di alcune dichiarazioni di collaboratori di giustizia, già appartenenti ai Casalesi-fazione Schiavone, sono emersi interessi del clan nel settore della compravendita di autovetture di grossa cilindrata nelle zone di Cancello e Arnone (Ce), di Latina e di Fondi, con la diretta supervisione, hanno accertato gli investigatori, di Salvatore Ianuario quale referente della camorra, prima per il gruppo Bidognetti e, successivamente, per le famiglie Zagaria-Schiavone.

Secondo l'ipotesi accusatoria, avvalorata dal provvedimento del gip, gli indagati, per il raggiungimento degli scopi dell'associazione, si avvalevano di concessionarie di autovetture con sede a Minturno (Lt) e a Cancello e Arnone (Ce), oltre che di un'autoscuola sempre con sede a Cancello e Arnone (Ce). All'esito delle indagini, su richiesta dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, il gip del Tribunale di Napoli ha disposto il sequestro: delle quote societarie, beni immobili e rapporti finanziari riferibili agli arrestati; delle quote societarie e conti correnti riferibili ad ulteriori 5 indagati; di tutto il patrimonio aziendale riferibile alle n.4 società coinvolte negli illeciti, per un valore totale di stima pari a circa 1,4 milioni di euro.

Si è inoltre provveduto al sequestro di varie unità immobiliari, di autoveicoli e di numerosissimi rapporti finanziari, nella disponibilità degli indagati. Per l'esecuzione dei provvedimenti cautelari, il Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e la Squadra Mobile di Latina sono stati affiancati dal commissariato di Polizia di Formia, dalla Squadra Mobile di Caserta e dalla componente Pronto Impiego del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia.

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