Shoah: appello comunità ebraica e scienziati, cancellare nomi medici nazisti

Cancellare i nomi dei medici nazisti, riconosciuti come criminali di guerra, dalle definizioni che vengono ancora oggi utilizzate per indicare alcune malattie. E' la proposta emersa dal convegno internazionale 'Medici nazisti e malattie eponimiche', organizzato a Roma dall'Università La Sapienza, Comunità Ebraica e Ospedale Israelitico.

"Questi medici nei campi di sterminio sono arrivati alle loro scoperte effettuando esperimenti sugli internati, vere e proprie cavie umane, i loro 'studi' erano torture che finivano sempre con la morte o con atroci dolori" afferma all'Adnkronos il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Riccardo Pacifici". "Per questo chiediamo di sostituire, nelle definizioni delle varie patologie, i nomi dei carnefici con i nomi delle loro vittime" aggiunge.

Gli esempi di patologie che portano i nomi di criminali nazisti sono molti: dal test di Clauberg, alla sindrome di Eppinger, dall'artrite di Reiter (un batteriologo igienista riconosciuto come criminale nazista) alla sindrome di Hallervorden. "In medicina ci sono tantissimi nomi di nazisti che vengono ancora indicati sui testi scientifici ma dargli il nome della patologia che hanno scoperto significa dare lustro e onore a chi era un criminale - spiega all'Adnkronos il professor Cesare Efrati, gastroenterologo dell'ospedale Israelitico di Roma -. Secondo noi, invece, si potrebbe ricordare nelle definizioni scientifiche i nomi dei tantissimi medici e scienziati che sono stati torturati e uccisi nei lager e che nei loro studi si erano contraddistinti negli stessi ambiti" aggiunge Efrati.

"Continuando a utilizzare i nomi dei medici nazisti per indicare le malattie che hanno scoperto si commette un'ingiustizia contro la storia - conclude il presidente della Comunità Ebraica, Pacifici -. Questi criminali vanno ricordati per le atrocità che hanno compiuto e considerati al pari di chi fucilava o trasportava nei campi di sterminio le vittime della Shoa".