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Cannabis terapeutica coltivata in casa: assolto. In Italia si riaccende dibattito

27 aprile 2021 | 16.53
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Il Tribunale di Arezzo assolve Walter De Benedetto: il fatto non sussiste

 - (Fotogramma)
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Coltivava cannabis terapeutica, assolto perché il fatto non sussiste. La sentenza in Italia riaccende il dibattito sul varo di una legge ad hoc. Il Tribunale di Arezzo ha assolto Walter De Benedetto - paziente reso invalido dall'artrite reumatoide e protagonista - dall'accusa di coltivazione di sostanza stupefacente perchè "il fatto non sussiste". La sentenza è stata emessa dal giudice Fabio Lombardo al termine della camera di consiglio. Il pubblico Laura Taddei aveva chiesto l'assoluzione dell'imputato che coltivava in una mini serra allestita in casa la cannabis per alleviare i dolori la sua malattia.

Il giudice Lombardo ha ritenuto la produzione di cannabis trovata dai carabinieri nell'abitazione di Ripa di Olmo, alle porte di Arezzo, come necessaria al solo uso terapeutico personale del 49enne affetto da artrite reumatoide. De Benedetto non era presente nell'aula del tribunale su consiglio del suo medico dopo una visita alla quale si era sottoposto nelle ore precedenti.

I difensori di De Benedetto, gli avvocati Claudio Miglio e Lorenzo Simonetti messi a disposizione dall'Associazione Luca Coscioni, avevano prodotto anche documentazione con la quale si dimostra che il quantitativo di piante coltivate era dimensionato all'utilizzo del solo De Benedetto.

"L'assoluzione di Walter De Benedetto è un grido rivolto al Parlamento che non può più esimersi dal cambiare una legge sbagliata che produce costi insopportabili in termini di sofferenza, inutili operazioni di polizia e processi", dice su Facebook Riccardo Magi, deputato di Più Europa Radicali e primo firmatario della legge per l’auto-coltivazione che oggi era presente ad Arezzo per sostenere De Benedetto.

"La sentenza di oggi - aggiunge - dà speranza a chi si batte per il diritto di troppi malati di ricevere le cure a base di cannabis che oggi è negato dallo Stato italiano. Ma dà anche speranza a chi, come noi, insieme a Walter crede non sia rinviabile una riforma del testo unico sugli stupefacenti a partire dalla completa depenalizzazione della coltivazione domestica per uso personale verso una vera legalizzazione della cannabis. Rispondano le forze politiche e i gruppi parlamentari a questo grido".

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