"Scrivere il libro 'La nostra bambina' mi è venuto in mente perché ogni volta che si parla si raccontano sempre gli stessi aneddoti, avendo anche una fondazione, facciamo qualcosa di importante anche a sfondo benefico". A dieci anni da Germania 2006, il capitano di quella fantastica squadra, Fabio Cannavaro, spiega all'Adnkronos cosa lo ha portato a raccontare, nel libro edito da Rizzoli 'La nostra bambina', uscito in libreria il 9 giugno, il backstage dell’ultima Coppa del Mondo vinta dall’Italia di Marcello Lippi, un evento memorabile per tutto il paese.
Da Buffon che, dopo una sconfitta a ping pong con Barone, manda in pezzi una vetrata con un calcio; a Totti che, in una sera di libera uscita, scommette contro Peruzzi che non riuscirà a ingoiare una pizza intera in un sol boccone; a Gattuso che, per scaramanzia, indossa la stessa tuta per un mese intero e prima di ogni partita della seconda fase fa la valigia per tornare in Italia. "Sono tutti belli. Non c'è un aneddoto in particolare che mi piace ricordare o a cui sono più legato, sono tutti belli e vissuti in un bel periodo per tutti noi".