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cantiere pensioni, domani focus giovani, per sindacati assegni da 1000 euro

02 febbraio 2020 | 16.55
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Si aprirà domani il primo dei tavoli operativi sulla riforma delle pensioni post Fornero a cui lavoreranno governo e sindacati in vista della prossima legge di bilancio: si occuperà della pensione contributiva di garanzia per i giovani per cercare di assicurare loro "assegni dignitosi" con cui lasciarsi alle spalle carriere discontinue, precariato e lavori mal pagati. Un dossier che vede un intento comune tra il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo e Cgil, Cisl Uil ma la partita non è semplice.

Il nodo è e resta quello dell'equità dell'intervento che escluda l'uso di qualsiasi strumento assistenziale e basi il 'ricalcolo' delle pensioni di chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996, dunque con un regime totalmente contributivo, sul numero di anni di presenza sul mercato del lavoro e di contributi effettivamente versati ma valorizzando non solo i periodi di discontinuità lavorativa, ma anche quelli dedicati alla formazione, al lavoro di cura familiare e riconoscendo valore anche ai periodi di basse retribuzioni.

L'obiettivo, spiegano i sindacati alla vigilia dell'incontro, è quello di garantire ad un giovane entrato nel mondo del lavoro dopo il '96 un assegno commisurato sì ai contributi versati ma integrato, ad esempio, da una contribuzione figurativa con cui potrà scegliere dai 62 anni in poi se e quando andare in pensione considerando che con 40 anni di permanenza attiva, seppur precaria, nel mercato del lavoro, il ricalcolo dovrebbe assicurare un assegno di pensione da almeno 1.000 euro al mese.

Ipotesi queste comunque ancora tutte da verificare così come il nodo risorse, il più ostico che sarà affrontato soltanto al termine del confronto. I sindacati chiederanno però che parte di quanto previsto per i giovani sia finanziato anche dalla fiscalità generale come per il Reddito di cittadinanza.

Grande attenzione comunque all'equità dell'intervento: "per noi è importante che la soluzione individuata tenga insieme una risposta ai giovani con un'equità complessiva del sistema: un risultato difficile da raggiungere ma sicuramente possibile se si lavora a testa bassa"dicono ad una sola voce i segretari confederali di Cgil e Uil, Roberto Ghiselli e Domenico Proietti .

Proposte e simulazioni al via quindi che dovranno anche superare il vaglio della Commissione di esperti, al suo debutto domani, a cui il Ministro del Lavoro, Catalfo, ha attribuito un compito a vasto raggio; oltre alla valutazione dell'impatto delle proposte elaborate ai tavoli anche l'individuazione delle linee di indirizzo e di interventi di riforma del sistema pensionistico.

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