Il procuratore generale della Cassazione all'Adnkronos: "La scelta per garantire la legittima attività dell'ufficio rispetto all'organizzazione interna e guadagnare la massima libertà di difesa"
Il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio ha deciso di anticipare al 21 luglio le proprie dimissioni, dopo essere finito sotto indagine a Perugia per rivelazione di segreto al pm romano Luca Palamara, indagato a sua volta per corruzione. ''La scelta di richiedere l'anticipazione del collocamento a riposo rispetto alla decorrenza del 20 novembre ha una duplice ragione - ha spiegato Fuzio all'Adnkronos - da una parte garantire la legittima attività dell'ufficio rispetto all'organizzazione interna e dall'altra parte guadagnare la massima libertà di difesa davanti alla Procura della Repubblica di Perugia. Voglio fugare la possibilità che sorgano dei dubbi sul mio operato, polemiche e qualsiasi insinuazione che possa far credere che persegua interessi personali o di terzi''.
''Il Procuratore generale Fuzio aveva aderito all'invito di garantire la continuità delle attribuzioni assegnate all'ufficio della Procura Generale fino alla data del 20 novembre 2019", si legge nel comunicato del legale del pg Fuzio, Grazia Volo. "Nella giornata dell'11 luglio 2019, avendo constatato che, nonostante la vicinanza della gran parte dei magistrati dell'Ufficio, non sussistono le condizioni interne per garantire la piena funzionalità dell'Ufficio della Procura Generale nel rispetto dei criteri organizzativi, ha modificato la precedente decorrenza e, con rammarico, ha chiesto di essere collocato a riposo anticipatamente dal 21 luglio 2019".