"Non sono certo un fan dei 5 Stelle ma un commissariamento del sindaco Raggi sarebbe un'ulteriore ferita alla democrazia. Un anno fa un sindaco veniva tolto tramite notai e oggi un comico di successo commissaria il sindaco di Roma. Ma allora perché i cittadini dovrebbero andare a votare?". Così Ignazio Marino, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7.
"Se accadesse che la Raggi si dovesse privare della propria squadra -spiega- non è più un sindaco perché allora decide Grillo da Genova. Io penso che non debba dimettersi ma appellarsi al popolo che l'ha votata per avere una grande manifestazione di sostegno".
"Io - assicura Marino - non avevo elementi per licenziare Marra, ma lo abbiamo messo in un luogo in cui non aveva poteri di spesa o decisionali".
"Renzi - ha poi aggiunto l'ex sindaco della Capitale parlando del Partito democratico - ha l'occasione di meritarsi il rispetto di tutti perché avendo annunciato che si sarebbe ritirato per sempre dalla politica in caso di sconfitta al referendum, domani all'assemblea del Pd può farlo". "In questo momento - assicura - non ho assolutamente intenzione di candidarmi alle primarie per la segreteria del Pd".