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Capodanno Rai, Leone: "Mai coperto o supportato anticipi del countdown"

12 gennaio 2016 | 15.06
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Capodanno Rai, Leone:

"Mai e poi mai una decisione cosi irrazionale e irrispettosa verso il pubblico, quale quella di intervenire sul countdown di Capodanno, è stata anticipata o condivisa con i vertici della rete. Né ora né in passato". Così il direttore di Rai 1, Giancarlo Leone, a margine della conferenza di presentazione della prossima edizione del Festival di Sanremo, risponde al dirigente Antonio Azzalini, finito nella bufera per l'anticipo del countdown nel corso dello show del 31 dicembre 'L'anno che verrà'.

Azzalini, nella risposta alla lettera di richiamo ricevuta la settimana scorsa, ha affermato che i due massimi responsabili della rete ammiraglia di Viale Mazzini, Leone e Fabiano, "condividessero la mia decisione di anticipare" alla luce anche di quanto già avvenuto in passato. "Non esistono zone grigie sul tema - sottolinea con fermezza Leone - bisogna essere molto chiari". L'autorizzazione per l'anticipo "non è stata chiesta, né data, né oggi e né mai", ribadisce il direttore di Rai 1.

"Non esisteva alcuna prassi occulta sulla base del silenzio-assenso verso l'anticipo del countdown", ribadisce Leone, che aggiunge: "Nei capodanni che io ho firmato come direttore di Rai 1, nel 2013 condotto da Carlo Conti e nel 2014 condotto da Flavio Insinna, non si sono mai verificati anticipi dell'orario, quindi non solo non c'era prassi, ma non era neanche da considerare un'ipotesi del genere". Dunque "dichiarare di credere che un atto possa essere condiviso da altri è una formula ambigua e fuorviante perché nel nostro lavoro la responsabilità è tutto e si fonda sul sapere e sul fare e non su illazioni". La Rai, conclude Leone, "non ha mai coperto o supportato simili iniziative".

Carlo Conti, a margine della conferenza stampa di presentazione del Festival di Sanremo 2016, commenta così con l'Adnkronos le polemiche: il conduttore della trasmissione "deve andare in linea con quello che succede in video, dunque non può materialmente rendersi conto se vi siano discrepanze con l'orologio".

"Il mio - sottolinea Conti - è il punto di vista di un conduttore". E "il conduttore, in quel momento lì, segue ciò che accade dalla regia e dalla grafica". Dunque, "anche i conduttori di quest'anno hanno agito nello stesso modo". "Chi è sul palco - conclude - non può assolutamente rendersi conto di quello che accade oltre il palco".

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