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Caravita: "Non voglio riprendermi la curva dell'Inter"

17 settembre 2019 | 15.31
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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"E' stata una discussione tra fratelli". A dirlo all'Adnkronos è Franco Caravita, storico capo ultras dell'Inter che sabato sera durante la partita Inter-Udinese a San Siro ha avuto una lite con un altro capo storico, Vittorio Boiocchi. "E' una cosa che - spiega Caravita - è finita in maniera pacifica. Si litiga, ma poi si fa pace. Sono andato anche a trovarlo in ospedale". Boiocchi, 66 anni e pluripregiudicato, è ricoverato da domenica mattina dopo un attacco cardiaco e un intervento di angioplastica. Un malore che è arrivato il giorno dopo la lite dove Boiocchi aveva dato due pugni in faccia a Caravita. "Davanti a queste cose - continua Caravita - i fratelli superano tutto. Anche dei litigi".

Sulle motivazioni che hanno portato alle lite girano parecchie supposizioni. C'è chi pensa che Caravita si sia infastidito dal coro 'Vittorio uno di noi', che è partito dagli spalti. Lo storico leader dice che si sarebbe "vergognato come un pazzo. Sono tutte illazioni e stupidaggini inventate. Non ci sono né guerre né faide. Ho lasciato le chiavi della curva nel 2012. Non voglio riprendermi la curva".

E sull'ambiente delle curve, da sempre al centro di discussioni e polemiche, Caravita è chiaro: "Il nostro è un ambiente familiare e tranquillo. Noi non siamo i malati, è il mondo che è malato. E se il mondo è così allora anche la curva è così".

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