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Carburanti, nuovi rialzi per benzina e gasolio

08 febbraio 2022 | 11.51
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Eni e Q8 hanno aumentato di due centesimi al litro, mentre IP e Tamoil hanno deciso per un aumento di un cent/litro.

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Nuovo giro di rialzi per i prezzi di benzina e gasolio, sotto la spinta dei forti aumenti delle quotazioni dei prodotti raffinati mentre il Brent scende sotto i 92 dollari al barile. Stando alla rilevazione di Staffetta Quotidiana, infatti, questa mattina Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio e di un cent quelli del Gpl. Rialzo di due centesimi su benzina e gasolio anche per Q8, mentre IP e Tamoil hanno deciso per un aumento di un cent/litro.

Le medie dei prezzi comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico vedono la benzina self service a 1,819 euro/litro (invariato, compagnie 1,829, pompe bianche 1,797), il diesel a 1,695 euro/litro (invariato, compagnie 1,702, pompe bianche 1,679). Gpl servito a 0,818 euro/litro (invariato, compagnie 0,825, pompe bianche 0,811), metano servito a 1,777 euro/kg (-4, compagnie 1,821, pompe bianche 1,744), Gnl 2,267 euro/kg (-21, compagnie 2,263 euro/kg, pompe bianche 2,269 euro/kg).

ASSOUTENTI: STANGATA DA +400 EURO ANNUI

Il prezzo della benzina alla pompa supera abbondantemente quota 1,8 euro al litro in tutta Italia, e in molti distributori la verde viene già venduta in modalità servito a oltre 2 euro al litro, determinando una stangata da +400 euro annui a famiglia. Lo denuncia Assoutenti, commentando i nuovi dati settimanali diffusi oggi dal Mite. “Di fronte all’escalation dei listini dei carburanti che portano un pieno a costare oggi oltre 16 euro in più rispetto allo scorso anno, il Governo non ha ancora adottato alcuna misura, e ci chiediamo cosa aspetti ad intervenire – afferma il presidente Furio Truzzi – I rialzi di benzina e gasolio non solo aggravano la spesa per i rifornimenti, ma determinano preoccupanti rincari generalizzati dei prezzi al dettaglio, impoverendo le famiglie e incrementando i costi in capo alle imprese”. "Per questo rivolgiamo un appello al Premier Draghi, affinché convochi le associazioni dei consumatori allo scopo di studiare le misure più efficaci da adottare per contrastare la crescita senza sosta dei listini, che rischia di avere effetti devastanti sulla ripresa economica del paese”, conclude Truzzi.

PIENO COSTA 16,5 EURO IN PIÙ RISPETTO A UN ANNO FA

Ancora rincari ai distributori di carburante, con i nuovi prezzi settimanali diffusi oggi dal Mite che vedono la benzina raggiungere la media di 1,819 euro al litro, il gasolio 1,690 euro/litro, mentre in modalità servito la benzina ha già ampiamento superato la soglia dei 2 euro al litro. Lo denuncia oggi il Codacons, che chiede al Governo di intervenire a tutela delle tasche delle famiglie. “Oggi la benzina costa il 22,3% in più rispetto ad un anno fa, mentre per il gasolio si spende il 24,3% in più – denuncia il presidente Carlo Rienzi – Per le tasche dei consumatori si tratta di un rincaro da +16,5 euro a pieno, che determina una stangata annua da quasi +400 euro a famiglia (precisamente +397 euro) solo per i maggiori costi di rifornimento”.

“Rincari senza sosta quelli dei carburanti che stanno avendo effetti diretti sui prezzi al dettaglio, con incrementi dei listini in tutti i settori, e che rappresentano una emergenza contro la quale il Governo deve intervenire con urgenza, adottando misure concrete per salvaguardare i bilanci di famiglie e imprese”, conclude Rienzi.

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