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Carburanti, ribassi a pioggia. Consumatori: "Ridurre accise"

22 gennaio 2016 | 09.19
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Nuova oscillazione per le quotazioni internazionali del greggio e dei prodotti raffinati. Un rimbalzo che interrompe momentaneamente la spirale ribassista che attanaglia i mercati petroliferi. Quanto ai prezzi alla pompa, si registra oggi un giro di ribassi su quasi tutti i marchi, dopo l'intervento di Eni, ieri. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, questa mattina hanno messo mano ai listini Esso (-1,5 cent su benzina e diesel), Q8/Shell (-2 cent sul diesel), Tamoil (-1 cent sulla verde e -2 cent sul diesel) e TotalErg (-1 cent sul diesel).

Queste le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 12mila impianti: benzina self service a 1,404 euro/litro (-0,3 cent, pompe bianche 1,383), diesel a 1,202 euro/litro (-0,4 cent, pompe bianche 1,182). Benzina servito a 1,494 euro/litro (-0,3 cent, pompe bianche 1,418), diesel a 1,295 euro/litro (-0,4 cent, pompe bianche 1,219). Gpl a 0,570 euro/litro (invariato, pompe bianche 0,555), metano a 0,986 euro/kg (-0,1 cent, pompe bianche 0,979).

Queste le quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo alla chiusura di ieri: benzina a 276 euro per mille litri (+9), diesel a 205 euro per mille litri (+10, valori arrotondati). Una situazione confermata anche dalle rilevazioni di QE che evidenzia come i prezzi raccomandati sulla rete carburanti nazionale continuino a scendere, soprattutto sul diesel. A muoversi oggi, evidenzia anche QE, sono in particolare Q8-Shell (-2 cent sul gasolio), Tamoil (-1 cent sulla benzina e -2 cent sul diesel) e TotalErg (-1 cent sul gasolio).

Intanto le associazioni dei consumatori chiedono una riduzione delle accise sui carburanti. "E' necessario -sottolineano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef- un intervento dell’esecutivo affinché le accise siano ritoccate al ribasso immediatamente di almeno 5 cent al litro in una prima fase, per poi intervenire in termini strutturali con ulteriori riduzioni di almeno 10 cent al fine di riportare la tassazione nelle medie europee". È intollerabile, infatti, rilevano, "che il Governo lucri sui carburanti in maniera così pesante, come se fosse una ottava Compagnia Petrolifera, sottraendo così ingenti risorse dai bilanci familiari già profondamente depauperati".

Per Unione Petrolifera, a livello industriale, "il prezzo italiano è assolutamente in linea con quello media dei paesi dell'area dell'euro". Da giugno 2015 ad oggi il prezzo della benzina, rileva Up, "è diminuito complessivamente di oltre 21 centesimi euro/litro, mentre quello del gasolio di circa 28 centesimi, riflettendo appieno la discesa del greggio e dei prodotti raffinati sui mercati internazionali".

Nei prossimi giorni, sostiene dal canto suo il presidente di Figisc - Confcommercio, Maurizio Micheli, i prezzi dei carburanti dovrebbero restare stabili.

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