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Carceri: Antigone, 59.683 detenuti, 6mila meno del 2013 ma celle piene

27 maggio 2014 | 14.08
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"La situazione è migliorata. I detenuti sono 59.683, seimila in meno rispetto a un anno fa. Tuttavia il problema del sovraffollamento non è stato superato". Così il presidente dell'associazione Antigone, Patrizio Gonnella, durante una conferenza stampa, oggi a Roma, ha illustrato la situazione penitenziaria italiana a un anno dalla sentenza Torreggiani sul sovraffolamento carcerario. "Sono 6.829 i ricorsi pendenti" per motivi legati a condizioni di maltrattamento negli istituti di pena, precisa Gonnella, che aggiunge: "Antigone chiede alla Corte europea dei diritti umani di condannare l'Italia al pagamento di un risarcimento, il cui valore complessivo dovrebbe oscillare dai 60 ai 100 milioni di euro e a non interrompere la procedura europea di controllo".

Considerato che la capienza regolamentare è di 44.329 posti letto, "il tasso di affollamento italiano è ancora del 134,6% (134,6 detenuti per 100 posti letto), più alto rispetto alla media europea (97,8%)", sottolinea Gonnella, che ritiene necessario "un ulteriore periodo di sorveglianza della Corte europea dei diritti umani sull'Italia, dal momento che il nostro Paese ha dimostrato di non sapersi riformare".

Con la sentenza, la Corte europea aveva riconosciuto le condizioni di sovraffollamento carcerario e di trattamento inumano e degradante del detenuto Torreggiani e aveva esortato l'Italia a individuare autonomamente un meccanismo di compensazione, nella forma di un risarcimento, per tutti quei detenuti che avevano vissuto in carcere condizioni simili. Tuttavia, denuncia Gonnella, "questo meccanismo di compensazione non è ancora stato attuato dal governo italiano".

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