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Carceri: Ocf, 'bene Consulta su contatti legali-detenuti, no compromissione diritto difesa'

25 gennaio 2022 | 15.46
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"Merita il plauso la decisione della Consulta che elimina la censura sulle lettere tra i detenuti al 41 bis e i loro avvocati" Lo sottolinea in una nota l'Organismo congressuale forense, a commento della sentenza della Corte costituzionale depositata ieri, secondo cui rientra nel diritto di difesa anche il diritto di comunicare in modo riservato con il proprio avvocato, anche se il detenuto è ristretto in regime di carcere duro. Viceversa, ci si troverebbe in presenza di una irragionevole compromissione del diritto di difesa.

"Una sentenza ineccepibile - commenta Ocf - per cui stupiscono certi commenti che abbiamo letto, secondo cui in questo modo si favorirebbe la mafia e i boss al 41 bis potrebbero così più facilmente aggirare le restrizioni continuando a gestire i clan dal carcere, magari ordinando la commissione di reati. Non solo. Questo genere di sottolineature gettano il discredito su un'intera categoria, quella forense, che per il solo fatto di assicurare il diritto costituzionalmente garantito a un boss recluso, automaticamente si presterebbe a veicolare gli ordini della criminalità organizzata".

L'Ocf sottolinea poi che esistono specifiche norme che puniscono determinati comportamenti: se un avvocato, piuttosto che un agente della polizia penitenziaria o un medico dell'infermeria del carcere si prestassero a trasferire le volontà criminali del detenuto, ne sarebbero complici e sarebbero puniti di conseguenza. "Certi ragionamenti insomma soffrono di una qualche forma di doppiopesismo morale - conclude il coordinatore dell'Ocf Giovanni Malinconico - ci si lamenta della violazione dei diritti umani nei paesi canaglia, si fanno scioperi della fame a favore dei reclusi di paesi lontani, ma poi si vorrebbe ricreare da noi la stessa identica situazione. I diritti umani in quanto tali sono inalienabili e vanno riconosciuti a chiunque per il solo fatto di appartenere al genere umano, non possono essere compressi inseguendo l'utilità del momento: è questo che differenzia un paese civile da una dittatura".

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