"Una perdita incredibile. Con Carla Fracci si chiude il periodo delle divine, anni che non torneranno più. Dopo Maja Pliseteskaya, Maximova, Yvette Chauviré... anche lei ci ha lasciato. Carla era l'incarnaziona della danza classica e romantica, di Giulietta, di Giselle. Carla era irripetibile". Con queste parole all'Adnkronos il danzatore russo Vladimir Derevianko, più volte partner di Carla Fracci, ha salutato la grande étoile scomparsa.
"Non era tecnicamente un mostro - ha aggiunto Vladimir Derevianko - Quando entrava in scena, però, accanto a Erik Bruhn, Vassiliev, Nureyev, Jancu, illuminava il palcoscenico con la sua presenza, con il semplice movimento delle braccia. Carla non è stata mai un'artista banale, tutto era di un grande, grandissimo livello artistico".