La lotta di un ristorante contro Equitalia e contro la suocera all'Agenzia delle Entrate
Già galleggiare nella crisi non è facile, pagare i debiti lo è ancora meno, lottare contro Equitalia e l'Agenzia delle Entrate è una 'impresa' anche nel senso commerciale del termine: ma se poi, si scatena contro anche la suocera, allora sopravvivere alla guerra quotidiana senza diventare un rottame della società rasenta la celebre 'mission impossible'... Eppure, è il gioco al massacro da cui deve provare a uscire vivo il protagonista di 'Rottamazione di un italiano per bene', nello specifico un ristoratore di una trattoria di periferia, interpretato da Carlo Buccirosso, che della commedia in scena da domani al 5 dicembre al teatro Quirino di Roma è anche autore e regista.
Tutto ruota attorno alla figura di Alberto Pisapia, "uomo oramai sull’orlo del fallimento - spiega Buccirosso nelle note di regia - sposato con una donna sanguigna dal carattere combattivo, padre di una figlia anarchica e irascibile e di un figlio che è tutto l'opposto. Il protagonista della commedia vive da anni una situazione di grande disagio psichico, che negli ultimi tempi ha assunto la conformazione di un vero e proprio esaurimento nervoso".
A causa della crisi economica del Paese e della propria attività di ristorazione, ma anche a seguito di una serie di investimenti avventati, "si ritrova a dover combattere una personale e disperata battaglia contro gli attacchi spietati di Equitalia, che con inesorabile precisione lo colpisce quasi quotidianamente nella quiete della propria abitazione, ipotecata da tempo, con cartelle esattoriali di tutti i tipi, di tutti generi, di svariate forme e consistenza". E, per di più, questa 'guerra' ha un'altra personale nemica: la suocera, integerrima funzionaria proprio dell'Agenzia delle Entrate: "la malvagità di questa donna - sottolinea ancora l'autore - è un cancro indistruttibile che neppure la medicina più all’avanguardia sarebbe stata in grado di debellare".
(di Enzo Bonaiuto)