(Adnkronos Salute) - Se non si rispettano queste accortezze, si corre il rischio di imporre qualcosa di sgradevole che ancora il bambino non può del tutto comprendere. Insomma, prima regola niente forzature. Altrimenti, pur di soddisfare il nostro desiderio di vedere il bambino con indosso un bel costume, potremmo invece correre il rischio di farlo soffrire e basta. Il consiglio, dunque, è di dosare con attenzione ciò che può essere divertente.
E per i più grandicelli? "I più grandi - prosegue la Gentile - amano travestirsi da personaggi famosi di film e fumetti. Aiutiamoli a scegliere personaggi che rispecchino valori positivi, senza eccedere nella 'spesa' per la maschera. Del resto, la fantasia del bambino è in grado di compensare ogni mancanza rispetto al costume perfetto". Proprio questa 'compensazione artigianale', senza dover per forza ricorrere all'acquisto del mascheramento completo, può rappresentare un momento di condivisione con amici e genitori.
Costruire il travestimento assieme a loro sarà senz'altro fonte di allegria condivisa e soddisfazione. Allo stesso tempo, rappresenterà anche l'occasione per far esercitare i bambini in azioni concrete (scegliere stoffe e cartoncini, tagliare, cucire e incollare), magari dopo aver visto le immagini su libri e computer, al fine di integrare il concreto e il virtuale, la realtà e la fantasia. Confidare nella creatività spontanea che può essere liberata da chiunque, soprattutto dai bambini, è un atto di fiducia che viene apprezzato.