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Caro bollette, sale pressing partiti: governo lavora a nuove misure

13 gennaio 2022 | 17.50
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Riunione 'tecnica' a Palazzo Chigi, ipotesi di destinare proventi aste per consumo di CO2 alla sforbiciata

(Fotogramma)
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Sale il pressing dei partiti di maggioranza per nuove misure contro il rincaro delle bollette. Aumenti che affamano famiglie e imprese, costringendo queste ultime -nei casi più estremi- a fermare le produzioni e sospendere le commesse. Il governo studia nuove misure, anche il premier Mario Draghi non ha dubbi sulla necessità di intervenire, ma è presto per dire se nuovi provvedimenti verranno varati già la prossima settimana, assieme al dl sostegni ter. Considerando la partita del Colle che incombe, tutto lascia presagire che si vada in questa direzione. Di certo c'è che si lavora alacremente in tutti i ministeri coinvolti nella partita. Dunque al Mef, ma anche al ministero dello Sviluppo economico e della Transizione ecologica. Che oggi hanno riunito i loro tecnici a Palazzo Chigi, per un incontro sul tema anche in una dimensione di lungo periodo.

Ma al netto delle soluzioni a lungo termine, i partiti chiedono interventi immediati, anche al costo di rimettere mano al bilancio di Stato con un nuovo scostamento, ipotesi che non trova sponda a Palazzo Chigi. Lo chiedono Lega e M5S, lo chiede anche Leu, e oggi alle loro voci si è aggiunta quella dei dem. Raccogliendo l'ironia del Carroccio: “Ben arrivato al Pd, che dopo settimane di proposte della Lega ha finalmente condiviso la grande preoccupazione per il caro-bollette: ora anche i dem chiedono uno scostamento di bilancio urgente", il commento al vetriolo trapelato da via Bellerio. Intanto tra Palazzo Chigi e viale XX Settembre la regia delle misure da adottare. Tra queste, a quanto si apprende, l'ipotesi di destinare i proventi delle aste per il consumo di CO2 alla sforbiciata delle bollette. Si ragiona, inoltre, su come trasformare gli extra gettiti delle società energetiche in sgravi per le imprese in affanno.

"Bisogna costruire bene meccanismo e norme - ragiona una fonte di governo con l'Adnkronos - si tratta di misure che non sono onerose. Ma l'intervento va studiato e costruito al meglio". Un punto di partenza per contenere i rincari potrebbe essere rappresentato dalle 10 proposte presentate dal ministro Roberto Cingolani al premier Mario Draghi il mese scorso, per un intervento a 360 gradi. Ma si tratta di un lavoro, nel suo complesso, più strutturale e di lungo periodo, mentre c'è bisogno di intervenire in fretta con misure tampone. Obiettivo dare respiro a famiglie e imprese e farlo al più presto.

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