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Carrefour, mobilità per 500 lavoratori. Sindacati: "Decisione grave"

06 febbraio 2017 | 17.19
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Carrefour, mobilità per 500 lavoratori. Sindacati:

Carrefour, il gruppo francese che opera nella grande distribuzione, apre oggi la procedura di mobilità per 500 lavoratori e la chiusura di 3 ipermercati in Italia. "E' una decisione grave ed incomprensibile da parte della dirigenza Carrefour, a maggior ragione in una situazione di, seppur tenue, ripresa", commenta Fabrizio Russo segretario nazionale della Filcams Cgil.

Nella fase più difficile per l'azienda, aggiunge il sindacalista, "il sindacato si è responsabilizzato attraverso il ricorso diffuso agli ammortizzatori sociali, la rinegoziazione della contrattazione integrativa e la condivisione di misure nell'ambito dell'organizzazione del lavoro. Dopo anni di sacrifici da parte dei circa 20mila dipendenti Carrefour, la risposta da parte della società è stata la dichiarazione di 500 esuberi e la prevista chiusura di 3 ipermercati". Con questa ultima presa di posizione da parte della multinazionale, conclude il segretario, "viene di fatto sancito il fallimento delle strategie aziendali rispetto alla situazione di crisi in cui versa il mercato distributivo, a partire dalla indiscriminata liberalizzazione degli orari di apertura dei punti vendita, 365 giorni all'anno, 7 giorni su 7, 24 ore su 24".

"E' davvero inaccettabile la conferma del licenziamento di 500 lavoratori da parte della multinazionale francese Carrefour e la chiusura di tre punti vendita in Piemonte ed in Campania", sottolineano il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan ed il segretario generale della Fisascat Cisl, Pierangelo Raineri.

La totale liberalizzazione degli orari di apertura, l’utilizzo improprio dei voucher e il frequente ricorso alle terziarizzazioni, aggiungono, "non sono evidentemente serviti alla tenuta degli ipermercati messi a dura prova dalla crisi dei consumi". La chiusura dei tre punti vendita in Piemonte e in Campania e la formalizzazione dei 500 licenziamenti in 57 ipermercati italiani, sottolineano Furlan e Raineri, "porterà la categoria a programmare nuove azioni di sciopero e mobilitazioni come quelle del 27 e 28 gennaio scorso, per protestare anche contro le esigenze organizzative annunciate dal gruppo della grande distribuzione organizzata che implicherebbero un ulteriore e grave peggioramento delle condizioni di lavoro".

"Il nostro auspicio è che nella fase sindacale del confronto sulla procedura di mobilità si possa individuare una soluzione nella gestione della crisi e del piano di esuberi che tenteremo di affrontare con una flessibilità contrattata finalizzata al mantenimento dei livelli occupazionali" concludono i sindacalisti", concludono i due sindacalisti.

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