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Sicurezza stradale: 1 italiano su 2 incappa in cartelli-rebus all'estero

26 agosto 2015 | 09.28
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Sicurezza stradale: 1 italiano su 2 incappa in cartelli-rebus all'estero

Si esce dal posteggio, si svolta a destra, ci si ferma allo stop: i soliti automatismi. Ma quando ci si trova a percorrere strade mai viste prima, può capitare all’improvviso di trovarsi davanti a segnali stradali che parlano un linguaggio incomprensibile. Un rebus per il 50% degli automobilisti italiani che viaggiano con l'auto all'estero. A confermarlo è un sondaggio sulla sicurezza stradale condotto dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, compagnia di assicurazioni auto online.

Nel dettaglio, dall'indagine (ha coinvolto 1.000 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni) emerge che al 19% è capitato di incontrare all'estero cartelli stradali strani, un 11% rivela di fare fatica con le indicazioni in territorio straniero e un altro 11% ha invece interiorizzato il fatto che le autostrade all’estero hanno colori diversi.

C’è inoltre un 8% che trova cartelli stradali strani in Gran Bretagna imputandoli alla guida a sinistra e un 2% che ammette di avere difficoltà a interpretare i limiti di velocità, probabilmente perché espressi in miglia e non in chilometri. Il restante degli intervistati dichiara di non aver mai incontrato cartelli indecifrabili perché si adatta facilmente a tutte le situazioni o percorre sempre le solite strade.

Solo il 16% ha sperimentato la guida a sinistra

Il sondaggio rivela che solo il 16% ha sperimentato la guida a sinistra, di cui un 9% che fa risalire l’esperienza alla giovane età e un altro 7% che dichiara comunque di trovare difficile immettersi nelle rotonde. Il restante 85% non si è mai dilettato con la guida a sinistra, di questi un 36% esprime il desiderio di volerci almeno provare una volta, mentre il 26% si augura, al contrario, che non gli capiti mai nella vita.

"Viaggiare con la propria auto e magari girare l'Europa è una passione per molti irrinunciabile. Bisogna però prestare attenzione: ogni paese, anche all'interno dell'Unione Europea, ha normative specifiche di circolazione stradale che bisogna conoscere prima di mettersi in viaggio", commenta Barbara Panzeri, direttore marketing Direct Line.

"Guidare all'estero può essere una vera impresa a partire dalla segnaletica stradale: nei paesi in cui la conoscenza della lingua è un limite bisogna informarsi quel poco che basta per non incorrere involontariamente in pesanti sanzioni che possano rovinare il viaggio", conclude Panzeri.

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