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Cashback sospeso da luglio, stop diventa un caso: cosa dicono i partiti

29 giugno 2021 | 14.16
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La sospensione del meccanismo scuote il mondo politico. Contrario il M5S e alcuni deputati Pd. Il ministro Patuanelli: "Spero si torni indietro". Plauso allo stop da FdI. Botta e risposta Azzolina-Di Battista

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Cashback di Stato sospeso dal 1 luglio, lo stop diventa un caso politico tra malumori e apprezzamento di maggioranza e opposizione. Da esponenti Pd e M5S che chiedono al governo e al premier Draghi di tornare indietro sui suoi passi, a quelli di Fi, FdI, Lega ma anche Italia Viva che plaudono alla sospensione, ecco cosa dicono i partiti.

"La sospensione del cashback è un errore, l’ho detto e ripetuto ieri in cabina di regia. Mi auguro si possa tornare indietro su questa decisione". Ad affermarlo in una nota è il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli a margine del Consiglio europeo in Lussemburgo.

"La sospensione del meccanismo del cashback è un grave errore. Ha stimolato l'uso dell'app Io, incentivando la digitalizzazione, e ha permesso a oltre 6 milioni di italiani di ricevere fino a 150 euro come bonus per i pagamenti elettronici realizzati. L'incentivo ha avuto un enorme riscontro, soprattutto tra i giovani ed è una misura che si ripaga da sola. I dati sui consumi avrebbero raggiunto i 14 miliardi entro fine 2022 con 2,5 miliardi di nuove entrate per lo Stato e senza introdurre nessuna nuova tassa. Fino ad oggi, sono 8,9 milioni i cittadini che hanno aderito con un totale di 784,4 milioni di transazioni e 16,4 milioni di strumenti di pagamento attivati. Di fatto, si sceglie inopinatamente di tornare al passato, invece di sostenere un programma anti-evasione che sta funzionando. Questa battaglia, evidentemente, non interessa ad altre forze politiche, abituate a riempirsi la bocca di lotta all'evasione senza mai passare ai fatti. Ci auguriamo che si torni indietro sulla decisione presa in Cabina di Regia", dichiarano i parlamentari del MoVimento 5 Stelle in Commissione Finanze alla Camera.

"Non condivido la scelta di sospendere il cashback per il prossimo semestre. Una cosa è correggere ciò che non ha funzionato del meccanismo, altra cosa è sospenderlo. Il cashback ha consentito in questi mesi un maggiore utilizzo della moneta elettronica, un migliore tracciamento dei pagamenti, la riduzione del nero e dell’evasione fiscale. Per tutte queste ragioni, è un errore tornare indietro. Spero che ci sia spazio per rivedere la decisione assunta ieri dalla cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi”, fa eco il deputato dem, Michele Bordo, responsabile Pd per la Coesione e il Mezzogiorno.

"Sospendere il Cashback è una scelta miope. Una misura che contrasta l'evasione fiscale, che finalmente incentiva i pagamenti elettronici e ci avvicina agli altri paesi europei. I dati confermano che il provvedimento funziona ed è un successo, hanno aderito quasi dieci milioni di italiani generando centinaia di milioni di transazioni tracciate, dando una spinta ai consumi, una boccata d'ossigeno per i nostri commercianti. Non si deve tornare indietro, questa scelta a maggioranza della cabina di regia di Draghi è un gravissimo errore e come Movimento dobbiamo alzare la voce, difendendo con grande forza le nostre idee e i nostri provvedimenti", scrive su Facebook il deputato del Movimento 5 Stelle Michele Gubitosa.

"È un errore la sospensione del cashback che come strumento di incentivo all'utilizzo di pagamenti elettronici e lotta all'evasione è stato perfetto. Chiederemo in Consiglio dei Ministri i motivi di questa decisione", twitta Fabiana Dadone (M5S), ministro per le Politiche giovanili.

Plaude invece alla sospensione il centrodestra in Parlamento. "Il cashback sarà 'sospeso' dal primo luglio. Fratelli d’Italia è stata l’unica forza politica a dire chiaramente da subito che cashback e lotteria degli scontrini sono una idiozia che ci costa 4 miliardi. Un tentativo di controllare gli italiani in cambio di una elemosina. Ora ci è arrivato anche il governo Draghi. I quasi 2 miliardi risparmiati siano ora destinati ad attività e lavoratori colpiti dalla crisi e dalle chiusure, come avevo chiesto di fare al premier in una lettera inviata il 3 marzo scorso. Come sarebbe dovuto essere in una Nazione normale", afferma Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia.

"Da subito avevamo bollato come inutili il cashback - acquisto con bancomat e carte di credito - e la lotteria degli scontrini, provvedimenti poco virtuosi per i cittadini e molto fruttuosi invece per gli istituti bancari e per quelle società che gestiscono la moneta elettronica. La notizia del Governo che vuole sospendere il cashback dal 30 giugno certifica il fallimento di questo meccanismo voluto dall’ex premier Conte. Il presidente Draghi ha recepito una delle richieste fatte da Giorgia Meloni, adesso auspichiamo che i miliardi risparmiati dallo stop del cashback vengano utilizzati a sostegno delle aziende come avanzato da Fdi", sottolinea quindi in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.

"La sospensione del Cashback nel secondo semestre dell’anno è una decisione di buonsenso che farà risparmiare più di mezzo miliardo alle casse dello Stato, e il nostro auspicio è che si tratti di uno stop definitivo, perché si tratta di una misura demagogica i cui costi hanno ampiamente superato i benefici. E pensare che il governo Conte lo aveva perfino inserito nel Pnrr nonostante la Banca centrale europea, oltre che le associazioni dei commercianti, avesse espresso critiche molto circostanziate a un provvedimento che ha innescato tra l’altro la corsa di migliaia di furbetti intenti a frazionare lo stesso pagamento in più operazioni per avere diritto al maxi rimborso finale. Col super premio di fine giugno calerà dunque il sipario sul Cashback, ed è il finale che Forza Italia auspicava da tempo”, la nota siglata dalla presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini.

"Bene la sospensione del cashback. La Lega sostiene da mesi la necessità di rivedere questo strumento. Con le risorse risparmiate potremo potenziare la prossima legge di bilancio e sostenere così ancor di più cittadini, famiglie e imprese", la nota del sottosegretario al Mef, Claudio Durigon.

"Bene la decisione della cabina di regia di Palazzo Chigi di sospendere il cashback, una scelta giusta ed equa. Lo ricordo a Giorgia Meloni che sostiene di essere stata l’unica, lo avevamo ripetutamente chiesto noi, ed è una delle tante ragioni che portò le ministre di Italia Viva a non votare il PNRR e poi ad aprire la crisi del governo Conte. Ed è anche in linea con quanto chiede l'Unione europea che vuole le risorse del NextGenerationEU siano utilizzate per fare investimenti e non interventi a pioggia", scrive quindi il presidente di Italia Viva Ettore Rosato in un post su Facebook. “Il governo Conte aveva impegnato 5 miliardi di euro di prestiti, da restituire all'Europa, non in opere pubbliche o servizi essenziali ma in un sistema a premi che peraltro interessava più chi aveva redditi alti anziché medio-bassi e chi abita al centro nord dove 'è maggiormente diffuso il pagamento elettronico. Una campagna populista, costruita sul principio che quando si elargiscono soldi tutti ti applaudono, quando poi però bisogna pagare il conto la responsabilità è di altri... Tanto a dover restituire quel prestito sono i giovani che oggi ancora non possono votare".

"Da domani si sospende il cashback di Stato, una misura molto costosa e controversa. Sono perfettamente d'accordo con questa scelta: era necessario un cambio di marcia. Oggi è il tempo degli investimenti e della ripresa, degli interventi strutturali. Il governo Draghi segna il passo anche su questo. #nevalevalapena"., gli fa eco su Twitter Sara Moretto, capogruppo di Italia Viva in Commissione Attività produttive della Camera.

Botta e risposta Azzolina-Di Battista

Botta e risposta su Facebook tra la deputata M5S Lucia Azzolina e Alessandro Di Battista. L'ex ministra dell'Istruzione attacca la decisione del governo di sospendere il cashback: una scelta che per Azzolina "non solo costituisce un errore, ma è anche un pessimo messaggio per i cittadini". Nei commenti al post si fa vivo Di Battista, il quale nei mesi scorsi ha divorziato dal Movimento a causa dell'ingresso dei pentastellati nel governo Draghi: "Che diavolo ci state a fare Lucia?", domanda l'ex parlamentare rivolgendosi ad Azzolina.

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