
Il cashback è "inutile e immorale". Così con l'Adnkronos l'ex ministro dell'Economia Giovanni Tria boccia senza riserve l'intervento per incentivare i pagamenti elettronici e aiutare la lotta all'evasione.
Su questa misura "c'è un grande dibattito politico" nel quale non voglio entrare ma "personalmente la considero inutile, per altri aspetti immorale ed altamente regressiva perché andrà a favore dei più ricchi e non dei più poveri", scandisce Tria.
Oggi consigliere al Mise sul dossier vaccini, Tria si è soffermato anche sulla questione del nuovo scostamento di bilancio in arrivo per finanziare una nuova tranche di indennità alle imprese.
"I primi scostamenti - osserva Tria - sono stati massicci ma una parte delle risorse è andata a coprire operazioni che potevano essere evitate o non correlate all'emergenza", ad ogni modo adesso sul nuovo sforamento "bisogna fare quello che è necessario sperando che la vaccinazione porti alla fine della pandemia". E spiega: "In quest'ultima fase bisogna stare molto attenti a mantenere in vita le imprese che diversamente non si risolleverebbero più ed anche perché alla fine della pandemia ripartirà la domanda e per evitare tensioni sui prezzi sarebbe bene l'attività delle imprese riparta subito".
"In questi ultimi mesi - insiste -non metterei limiti alla spesa in questa direzione. Forse fare una spending review per reperire tra il non speso o speso male". E questo perché, conclude Tria, "è bene ampliare l'ampiezza dei rimborsi e fare in modo che siano sempre più mirati alle imprese".