"E' molto strano quello che sta accadendo", ma "nessuna polemica. Ho totale fiducia nella magistratura, la verità sta venendo fuori". Lo ha affermato Matteo Renzi, ospite della puntata di "Porta a porta" in onda questa sera, a proposito degli ultimi sviluppi del Caso Consip. "Sull'onesta' -ha aggiunto l'ex premier- non accetto lezioni, rivendico la parola onestà, non credo ai complotti e alle manovre, credo ai giudici di questo Paese, credo nell'Arma dei Carabinieri, chi non ha paura della verità non può che dire: aspettiamo". "Per mio padre e per tutti gli altri -ha detto ancora Renzi- chiedo semplicemente che ci sia la verità. Sulla mia e sulla nostra onestà non ho nulla da nascondere, la bandiera onestà la rivendico e non la lascio a qualche altro partito politico che l'ha utilizzata in modo strumentale e squallido in una campagna demagogica sui social. I processi si fanno alla fine".
"Ho appreso la cosa dall'agenzia, ho chiamato mio padre e la reazione è immaginabile: si è messo a piangere, è pur sempre un uomo di 65 anni e questa è una vicenda grossa che colpisce come accadrebbe a qualunque famiglia. Infatti sto andando a casa perché voglio portare i miei figli a cena dal nonno", ha detto ancora.
"A Beppe Grillo ho da dire una sola parola: caro Beppe Grillo, virgola, vergognati", ha affermato. "Bisognerebbe dire a qualche partito politico che quando ha un avviso di garanzia uno dei suoi fa finta di niente e quando invece ha dei problemi con gli altri fa quello che ha fatto, che prima di aprire bocca bisognerebbe leggere almeno le carte e prima di sputare sentenze bisognerebbe aspettare le sentenze dei magistrati. Ogni riferimento al Movimento 5 stelle -ha concluso Renzi- è puramente voluto".