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Caso Cucchi: Giovanardi, ministri d'accordo su intitolazione strada?

12 novembre 2014 | 12.37
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In un'interpellanza sottoscritta da Giovanardi, Albertini, Formigoni, Esposito, Di Giacomo (Ncd) Barani (Gal), Falanga (FI) Di Maggio e Mauro (Popolari per l'Italia), Luigi Marino (Per l'Italia) Stefani (Lega), i senatori si rivolgono ai ministri degli Interni e Giustizia per conoscere la loro opinione sulla proposta del comune di Roma di intitolare una strada o una piazza a Stefano Cucchi, possibile soltanto per legge se riconosciuto come "benemerito della Nazione". Nell'interpellanza i senatori ricordano i referti dei precedenti 17 ricoveri al pronto soccorso del povero Cucchi, l'ultimo 15 giorni prima dell'arresto, per lesioni, ferite, fratture ricavate nel mondo limaccioso che frequentava (a casa sua venne rinvenuto quasi un Kg di droga).

I senatori, si legge in un comunicato firmato da Carlo Giovanardi, "ricordano poi come tutti i consulenti e i periti nel processo hanno indicato nelle mancate cure e somministrazione di acqua e cibo la causa della morte; in più hanno riportato le conclusioni della Commissione di inchiesta del Senato, (Documento XXII-bis n. 2 -XVI legislatura) presieduta dal sen. Ignazio Marino, dedicata specificatamente al caso Cucchi nella quale si escludeva categoricamente qualsiasi rapporto fra eventuali lesioni ricevute e il decesso del giovane, che era passato dai 52 kg al momento dell'arresto ai 42 al momento della morte".

Infine i senatori ricordano come la famiglia, "ottenuto dall'ospedale Pertini il risarcimento di 1.340.000 ha deciso di revocare la Costituzione di parte civile nei confronti dei medici mantenendola soltanto nei confronti dei tra agenti di polizia penitenziaria, che sono risultati non responsabili della morte del giovane in due gradi di processo in Corte di Assise e nella Commissione di inchiesta del Senato", conclude il comunicato di Giovanardi.

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