Virginia Giuffre acconsentì per 500mila dollari a non denunciare e perseguire legalmente chiunque fosse collegato a Jeffrey Epstein e potesse essere definito un "potenziale imputato". E' quanto emerge dall'accordo di risarcimento siglato nel 2009 in Florida tra la donna e l'ex finanziere, condannato per reati sessuali e poi morto suicida in carcere. A rivelarne il contenuto è stato il tribunale di New York, dove è in corso la causa di risarcimento civile intentata dalla Giuffre contro il principe Andrea, accusato dalla donna di avere avuto rapporti sessuali con lei quando era minorenne. Andrea, duca di York, ha sempre negato le accuse.
Il documento è stato reso pubblico alla vigilia di un'udienza ritenuta cruciale, quella di martedì. Secondo i legali del terzogenito della regina Elisabetta, l'accordo del 2009 si traduce in un non luogo a procedere contro il principe Andrea, poiché la donna acconsentì, a fronte del risarcimento, a non intentare altre cause legali contro chiunque, collegato a Epstein, potesse assumere il ruolo di "potenziale imputato".
Ma il team di legali che rappresenta la Giuffre sostiene che l'accordo, siglato in Florida, non può applicarsi al principe Andrea, che secondo le accuse avrebbe abusato della giovane a New York, Londra e alle Isole Vergini.