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Caso Forteto, arrestato il 'profeta' Rodolfo Fiesoli

23 dicembre 2017 | 14.28
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Caso Forteto, arrestato il 'profeta' Rodolfo Fiesoli

E' stato arrestato stamani il 'profeta' Rodolfo Fiesoli, 76 anni, ex capo della comunità di recupero per minori del Forteto, a Vicchio del Mugello (Firenze). Ieri sera, dopo le ore 22, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 15 anni e 10 mesi di reclusione per gli abusi sessuali e le violenze nella comunità mugellana. Per solo uno dei casi di violenza sessuale contestati, la Suprema Corte ha disposto un processo bis d'appello a Firenze per ricalcolare gli anni della pena.

Fiesoli, che deve scontare un residuo di pena di 14 anni, 8 mesi e 17 giorni, è stato prelevato dai carabinieri nella sua abitazione di Pelago (Firenze), nel Mugello, e poi è stato condotto in caserma, sempre a Pelago. Da lì è stato quindi trasferito nella caserma di Pontassieve per il fotosegnalamento. Dopo le formalità, è stato disposto il suo trasferimento nel carcere di Solliciano. Durante il viaggio, Fiesoli ha detto di sentirsi male e per questo l'arrestato è stato condotto all'ospedale fiorentino di Ponte a Niccheri per accertamenti. Nel tardo pomeriggio è stato dimesso e accompagnato dai carabinieri nel carcere di Sollicciano per scontare la pena dopo la condanna definitiva per le violenze sessuali sui minori.

Secondo quanto si è appreso, quando stamani i carabinieri si sono presentati nella sua abitazione a Pelago, in Mugello, Rodolfo Fiesoli si è mostrato sorpreso. "Non me l'aspettavo", avrebbe detto 'il profeta' del Forteto. Fiesoli pensava, infatti, che non sarebbe scattata la condanna definitiva con il suo arresto immediato perché la Cassazione ha disposto il rinnovamento in appello di un solo processo per un abuso in modo da ricalcolare la pena. Dopo questa iniziale meraviglia, Fiesoli, in silenzio, ha preparato una borsa con i suoi effetti personali e ha seguito i militari.

La Cooperativa Agricola Il Forteto, si legge in una nota, "prende atto della decisione della Suprema Corte di Cassazione la quale non ha accolto, tra le altre, l'impugnazione della Cooperativa medesima, confermando la condanna del responsabile civile" e precisa che "il presidente fin dal giugno 2015 e l'attuale Consiglio di Amministrazione, rinnovato dall'aprile 2016, sono soggettivamente del tutto estranei alle vicende per cui è stato istruito il processo".

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