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"Caso Gb a oggi con tanti contagi e meno morti di Covid"

08 gennaio 2022 | 16.25
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All'Adnkronos Salute l'epidemiologo La Vecchia: "Dato decessi stranamente basso negli ultimi 6 mesi"

(Afp)
(Afp)

Troppo alto il numero dei morti Covid in Italia? "In realtà nei Paesi europei e in Nord America i dati sono più o meno comparabili". Ma a spiccare è il caso Gb. Nel Regno Unito il numero dei contagi resta sempre molto alto, ma il dato dei morti è "stranamente basso negli ultimi 6 mesi: hanno in media un centinaio di morti al giorno da diverse settimane, mentre gli altri Paesi europei ne hanno dai 200 ai 300". A farlo notare è Carlo La Vecchia, epidemiologo dell'università Statale di Milano che analizza per l'Adnkronos Salute i dati disponibili sulle vittime di Covid.

Da un lato l'Italia "che ha livelli di morti Covid comparabili con quelli di altri Paesi", precisa La Vecchia. "Poi c'è il Belgio che registra un po' di più degli altri in termini di vittime, alcuni Paesi un po' di meno, ma non sono differenze tali da spiccare. Non sono poi così grandi come erano l'anno scorso, perché nel frattempo in Paesi come la Germania" che erano apparsi più preservati dall'attacco letale del virus e avevano "numeri molto più bassi che in Italia, i morti sono aumentati".

Insomma, ragiona l'esperto, "dopo la prima ondata il numero dei deceduti nei grandi Paesi europei è stato non sostanzialmente diverso. Invece, il numero totale di casi registrati è diverso, soprattutto col Regno Unito, perché in Uk è stata usata una politica di tamponi rapidi molto estesa. La Gran Bretagna ha mandato i tamponi rapidi a casa della gente gratis e ha fatto sempre un milione di tamponi. Quindi il numero di casi è più alto. Mentre il numero di morti nel Regno Unito è basso negli ultimi sei mesi e lì c'è un quesito che si apre: cioè se non abbiano vaccinato meglio".

I britannici, ripercorre La Vecchia, "hanno usato negli anziani il vaccino Oxford a vettore virale e l'hanno distanziato maggiormente. Quindi la domanda è se non abbia funzionato di più questa strategia. Loro hanno fatto 55% Oxford e 45% di Pfizer, iniziando con Pfizer finché c'era solo quel vaccino, e poi facendo il vaccino di Oxford agli anziani, e Pfizer ai giovani. L'ipotesi potrebbe essere che il vaccino a vettore adenovirale, usato in quella modalità distanziata, abbia una durata più lunga sul rischio di morte". Intanto il numero delle vittime appare più contenuto ed è il dato certo, "per ora". La Francia ha oltre 300 morti, Uk nei giorni scorsi ha avuto in un bollettino persino un numero a due cifre (48).

"Quanto alle strategie vaccinali, quelli che abbiamo usato sono tutti vaccini nuovi, quindi non sappiamo ancora tutto sulle dinamiche dell'efficacia. A guardare i dati Uk, sembra che si sia avuta più protezione sulla mortalità. L'altro nodo è dare dosi così ravvicinate: 3 settimane è un intervallo temporale molto breve, mai considerato prima nella storia dei vaccini. Ma eravamo in una situazione disperata e abbiamo tentato di fare il massimo".

Resta l'incognita Omicron. Va osservato che la variante "è arrivata anche prima in UK quindi lì la stanno già scontando, mentre noi no. E resta l'incognita se" con il nuovo mutante "ci sarà oppure no un impatto più favorevole. Presto per dirlo, visto che qui, sul fronte dei morti, stiamo vedendo al momento l'onda lunga di Delta e i primi Omicron. Dobbiamo vedere quando arriverà il grosso" dell'onda Omicron "cosa succederà. E' tutto da vedere, visto che i morti, in Italia e non solo, stanno salendo".

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