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Caso Marò, Cirielli (FdI) presenta disegno legge per una Commissione inchiesta

20 ottobre 2022 | 16.31
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"Commissione per verificare se ci siano state responsabilità politiche, mai più casi simili"

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Il caso due marò italiani, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, al centro di un'intricata controversia internazionale per l'accusa di aver ucciso due pescatori al largo delle coste del Kerala in India a febbraio del 2012, potrebbe approdare in parlamento. Il deputato di FdI Edmondo Cirielli ha presentato, nei giorni scorsi, un disegno di legge per l'"Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla condotta delle autorità nazionali nella vicenda relativa ai fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone". "Questa è una vecchia battaglia di FdI fin dalla nostra costituzione", spiega all'Adnkronos Cirielli spiegando che già in passato era stata proposta una Commissione di questo tipo "perché sono accadute vicende strane e gravi, finite con l'abbandono e poi addirittura la restituzione dei nostri militari all'India, nonostante rischiassero la pena di morte. Per quei fatti addirittura rassegnò le dimissioni il ministro degli Esteri Giulio Terzi in segno di protesta".

A gennaio scorso il gip di Roma ha archiviato l’inchiesta sui due fucilieri della Marina Militare. E in precedenza il Tribunale arbitrale dell'Aja aveva ordinato formalmente la chiusura del contenzioso tra Italia e India dopo che era stata attribuita all'Italia la giurisdizione sull'accaduto.

"Al netto della vicenda giudiziaria, che ci ha dato ragione - osserva il deputato - occorre verificare se ci siano state responsabilità politiche". "Sono passati 10 anni - continua Cirielli - questa vicenda rimane un vulnus e bisogna impedire che possa accadere ancora una volta che nostri militari non siano tutelati fino alla fine". Rispetto al passato, forse nella prossima legislatura più facilmente la Commissione potrà vedere vita: "Indubbiamente ora siamo in maggioranza - conclude il deputato FdI - La priorità è fare il governo, ma questo per noi resta un punto fermo".

Accoglie positivamente la proposta Paola Moschetti, moglie di Massimiliano Latorre: "Io credo che una simile azione sarebbe la risposta a quanto da noi sempre auspicato perché, dopo dieci anni e diversi appelli affinché venisse fatta chiarezza, abbiamo sempre trovato davanti a noi muri di gomma prima a causa di una situazione internazionale difficile, nelle more della quale non si potevano alterare gli equilibri, successivamente, nella fase conclusiva, disinteresse ed ostacoli nel voler analizzare la vicenda da parte della politica e delle istituzioni militari che parevano aver visto nella conclusione della vicenda un atto liberatorio di quello che sembrava solo un problema ereditato e non un gravissimo evento vissuto dalla nostra nazione da dover chiarire ed approfondire".

"Con un’azione simile probabilmente si potrebbe venire a capo di quanto accaduto e credo che sia un dovere civico e morale ed un atto dovuto - conclude Moschetti - non solo nei confronti dei protagonisti della vicenda, ma nei confronti di tutto il mondo militare e di tutti i cittadini italiani che hanno vissuto con noi una brutta pagina della storia del nostro Paese".

"Siamo compiaciuti del gesto del deputato Cirielli. Auspichiamo che la richiesta dell’onorevole venga accolta e venga fatta chiarezza sulle responsabilità e sulla gestione di dieci lunghi anni di interminabili vicissitudini che si sono susseguite a carico dei due militari e di noi familiari". Lo afferma all’Adnkronos Vania Ardito, moglie di Salvatore Girone. "Crediamo che approfondire sia dovuto nei confronti dello Stato italiano, degli italiani e soprattutto che sia un diritto di Salvatore e Massimiliano, senza tralasciare che il 31 gennaio del 2022 ne sono usciti penalmente liberi, da innocenti come si sono sempre dichiarati", conclude la moglie del maro’.

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