"Hanno ucciso due persone. Stanno suggerendo che non dovrebbero essere perseguiti, ma decorati con il Padma Bhushan o il Padma Vibhushan (tra le più importanti onoreficenze indiane, ndr)?". A chiederlo in modo polemico, scrive 'The Hindu', è stato il procuratore generale G.E. Vahanvati parlando con l'avvocato dei marò Mukul Rohtagi. L'avvocato, secondo cui Massimiliano Latorre e Salvatore Girone dovrebbero tornare in Italia finché non ci sarà una decisione sul processo, ha ricordato che per il governo italiano al caso non deve essere applicata la legge antiterrorismo Sua Act, anche se non è più prevista la pena di morte, perché equipara i due marò a terroristi.
Da parte sua Vahanvati ha ricordato che la clausola relativa alla pena di morte non verrà invocata e la pena massima che potrebbero ricevere i marò sarebbe di 10 anni di reclusione. "La pena di morte - ha spiegato Vahanvati - viene assegnata solo per i crimini più rari tra i rari e per questo caso non è legittima la pena di morte".