Il governo indiano avrebbe deciso di non perseguire i due marò sulla base della legge antipirateria ed antiterrorismo. Lo scrive il "Times of India", a due giorni dalla nuova udienza presso la Corte suprema indiana, in occasione della quale l'esecutivo dovrà presentare un rapporto scritto su come intende procedere nei confronti di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
L'Italia, che nei giorni scorsi, dopo l'ennesimo rinvio della giustizia indiana, ha richiamato a Roma l'ambasciatore a Nuova Delhi, ha sempre respinto il ricorso al Sua Act per processare i due marò, sostenuta in questo nelle ultime settimane anche da Ue e Onu, secondo le quali potrebbero esserci "serie conseguenze" nella lotta alla pirateria.
Secondo quanto scrive il giornale, far cadere le accuse sulla base del Sua Act avrebbe effetti sul ruolo della National investigation agency (Nia), che perderebbe la giurisdizione sul caso. Per questo, il governo avrebbe intenzione di chiedere alla Corte suprema l'autorizzazione per la Nia a continuare le indagini, anche in assenza di un ricorso alla legge antiterrorismo.