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Caso Nsa: Snowden, programmi sorveglianza di massa sono ancora operativi

25 maggio 2015 | 11.15
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L'ex-analista dell'Agenzia nazionale per la sicurezza Usa che due anni fa è stato autore del più grande "leak" della storia degli Usa, in collegamento da Mosca dove si è rifugiato nel 2013, al festival dedicato all'innovazione 'Wired Next Fest': “Bisogna individuare standard e tecnologie in grado di tutelare la privacy dei cittadini"

Foto Infophoto - INFOPHOTO
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"Tutti i programmi della Nsa che ho descritto nelle mie rivelazioni due anni fa sono ancora in attività. Solo uno di essi, sulle intercettazioni telefoniche è stato interrotto giusto qualche settimana fa". Lo ha rivelato Edward Snowden, intervistato in collegamento da Mosca dove si è rifugiato nel 2013, al festival dedicato all'innovazione 'Wired Next Fest' organizzato a Milano.

L'ex-analista dell'Agenzia nazionale per la sicurezza Usa che due anni fa è stato autore del più grande "leak" della storia degli Usa, ha affermato: “Non sono una spia e la Russia non mi ha chiesto nulla in cambio dell’asilo politico". "Non sono diventato una spia russa e non ho rivelato nulla al governo russo. In ogni caso tutto il materiale che avevo l'ho consegnato nelle mani dei giornalisti (Glenn Greenwald, Laura Poitras e Barton Gellman - ndr) e poi l'ho distrutto. Non potrei rivelarlo nemmeno se volessi".

La sua residenza a Mosca - riferisce una nota dell'evento - è in realtà frutto delle circostanze: "Nel 2013 - dice Snowden - avevo pianificato di rifugiarmi in Sudamerica ma questo è diventato impossibile quando il Dipartimento di Stato mi ha annullato il passaporto. A quel punto ho fatto richiesta di asilo in molti paesi, compresi quelli europei, ma nessuno di essi si è dimostrato disponibile".

Interrogato sulle capacità offensive che l'Nsa ha dimostrato con la messa offline della Siria da parte della sua task-force Tao, Snowden ha sottolineato che: "Stanno diventando prevalenti rispetto alle capacità difensive a scapito della capacità di costruire difese robuste. Ma saper effettuare un cyber-attacco è relativamente semplice e non richiede grandi skill tecniche... lo fanno i criminali e perfino alcuni giovani hacker".

Ma cosa succederebbe se, tra qualche anno, l'Nsa e i suoi programmi di sorveglianza di massa dovessero davvero essere riformati? Non saremmo comunque soggetti a un altro tipo di sorveglianza, guidata dal business, come quella attuata da anni da aziende come Google e Facebook che, proprio ieri, Evgeny Morozov ha messo all'indice nel suo intervento al Wired Next Fest? "Che lo spionaggio di massa possa essere regolamentato in un tempo così breve è davvero una visione molto ottimistica" ha commentato Snowden sorridendo, "ma questa è una domanda importante. La capacità di queste aziende globali, che spesso sfuggono alla giurisdizione dei singoli stati, è estremamente pervasiva, ma la differenza è che non hanno la capacità di arrestarti o perquisirti la casa. Per proteggerci da esse, come dall'Nsa non bastano nuove leggi, bisogna individuare standard e tecnologie in grado di tutelare la privacy dei cittadini", ha concluso.

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