L'avvocato e zio della ragazza fatta a pezzi nel 2018 si è opposto solo per Desmond: "Abbiamo sospetti e vogliamo che vengano fugati"
Il gip di Macerata si è riservato sull'archiviazione o meno nei confronti di Lucky Desmond e di Awelima Lucky, gli altri due nigeriani inizialmente coinvolti insieme a Innocent Oseghale nelle indagini sulla morte di Pamela Mastropietro, la ragazza romana che si allontanò da una comunità, fu fatta a pezzi e poi i resti furono ritrovati chiusi in due trolley a gennaio 2018.
Il 29 maggio scorso Oseghale è stato condannato in primo grado per aver stuprato, ucciso e fatto a pezzi la ragazza. Per Lucky Desmond e Awelima Lucky, che hanno sempre respinto le accuse, la procura ha chiesto l'archiviazione ritenendo di non avere elementi nei loro confronti. L'avvocato Marco Valerio Verni, legale della famiglia di Pamela e zio della ragazza, si è invece opposto all'archiviazione nei confronti del solo Desmond.
"Il giudice si è riservato, ce lo aspettavamo, è la prassi - riferisce all'Adnkronos Verni - Il caso è complesso, ci tengo a dire che noi non vogliamo mettere in mezzo qualcuno che magari non c'entra veramente. Però su Desmond abbiamo sospetti e vorremmo che venissero fugati per noi, per tutta la brava gente e per la giustizia che è amministrata in nome del popolo".