La Conferenza episcopale prepara una lettera pastorale ''per fornire indicazioni su finalità e modalità''
La Cei, "prendendo spunto dalla prassi che si sta diffondendo circa le esequie in caso di cremazione, dove sempre più si registrano casi di dispersione delle ceneri in natura o di conservazione dell'urna cineraria in abitazioni private", ha deciso durante il suo Consiglio permanente di "preparare una lettera pastorale che, oltre a fornire alcuni riferimenti valoriali, impegni la prossimità della Chiesa nel momento della sofferenza e del lutto, quale presenza che condivide, consola e illumina il mistero della morte".
La stesura del testo sarà affidata alla nuova Commissione Episcopale per la liturgia. "La cremazione è certamente possibile per un cristiano - precisa monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, illustrando nella sede di Radio Vaticana il documento finale elaborato dalla Conferenza Episcopale italiana al termine del Consiglio permanente - La discriminante è se questa scelta sia o no espressione chiara di un rifiuto della fede nella resurrezione finale, nel qual caso non può trovare accoglimento nella Chiesa".