cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 00:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Lavoro: Censis, non fa più identità, è crisi per rappresentanza

12 giugno 2014 | 16.55
LETTURA: 3 minuti

‘Lavoro ibrido’ per il 51% degli occupati di 15-24 anni.

Roma, 4 luglio 2007 . Supermercato
Roma, 4 luglio 2007 . Supermercato

Nuove identità fluide, nuovi spazi di aggregazione. Oggi in Italia ci sono complessivamente 8.963.000 persone che si trovano in una fase di transizione da una condizione professionale a un’altra. ‘Il vuoto della rappresentanza degli interessi’ è l’argomento di cui si è parlato oggi al Censis, a partire da un testo elaborato nell’ambito dell’annuale appuntamento di riflessione di giugno ‘Un mese di sociale’, giunto alla XXVI edizione, dedicato quest’anno al tema ‘I vuoti che crescono’. Sono intervenuti il presidente del Censis, Giuseppe De Rita, il direttore generale, Giuseppe Roma, la responsabile del settore Lavoro, professionalità, rappresentanze, Ester Dini, il segretario generale di Confartigianato, Cesare Fumagalli, e Stefano Micelli, docente di Economia presso l’Università Ca’ Foscari

Secondo il Censis, si tratta di 1.448.000 italiani che tentano di entrare nel mercato del lavoro, cercando attivamente un lavoro per la prima volta nella vita (815.000) o dopo un lungo periodo di inattività (633.000). E ancora 6.379.000 persone vivono una situazione di transizione interna al mercato del lavoro: sono 1.664.000 ex occupati che hanno perso un lavoro e ne stanno cercando un altro, 3.383.000 lavoratori impiegati in modo instabile o precario, 1 milione di occupati che stanno cercando di cambiare lavoro, 443.000 assenti dal lavoro per motivi personali o di salute, 368.000 lavoratori che si trovano in una fase di passaggio particolarmente rischiosa, perché cassintegrati o sottoccupati a causa della crisi.

Infine, ci sono 1.381.000 lavoratori over 60 anni colpiti dalle recenti riforme che hanno fatto slittare in avanti i tempi di maturazione dei requisiti previdenziali, allungando la fase di uscita dal lavoro. Considerando l’insieme delle posizioni mobili, sono 66,6 ogni 100 posizioni lavorative fisse: un dato eclatante, se si considera che nel 2008 queste ammontavano a 47,6 e che nell’ultimo quinquennio l’universo complessivo dei lavoratori in transizione ha registrato un incremento del 18,8%. (segue)

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza