''Quello che serve a noi è un antiRenzi. E lo dico oggi mentre siamo al governo con Renzi, perché deve essere chiaro che questa è una fase eccezionale, in cui noi siamo leali col governo, lo sosteniamo, e anzi siamo al governo, ma lo facciamo perché il Paese è sull'orlo della disperazione''. Lo ha detto Lorenzo Cesa, segretario nazionale Udc, concludendo la festa dell'Unione di Centro a Chianciano Terme, dedicata al dibattito sulla nascita di un nuovo partito aggregatore delle varie sigle moderate.
''Ma quando finalmente si potrà tornare a confrontarsi sulle idee è chiaro che noi saremo e dovremo essere alternativi a Renzi e alla sinistra, come lo siamo in Europa: noi siamo il Ppe, Renzi è il Pse - ha sostenuto Cesa - Anche noi ad esempio vogliamo dare nelle buste paga degli italiani più soldi. Ma li daremmo anche a chi ha magari un reddito appena un po' più alto di 26 mila euro ed ha tre figli da mantenere piuttosto che darli a chi ne guadagna 25 mila ma è single''.
''Quando ci confronteremo con la sinistra e con Renzi con le nostre idee - ha aggiunto Cesa - noi metteremo in chiaro che le pensioni non si toccano, perché chi ha lavorato una vita ha fatto un patto con lo Stato e quel patto non si cambia. Altro che il balletto indegno di questa estate che ha mandato nel panico milioni di pensionati e non solo quelli che prendono pensioni altissime''.