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Migranti: Gabrielli, sequestro Casale San Nicola? Non cambia nulla

27 maggio 2015 | 15.10
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"Dalla prefettura di Roma nessuna prevaricazione", sottolinea il prefetto. A Roma Nord le proteste dei residenti

Il prefetto di Roma Franco Gabrielli (Infophoto) - INFOPHOTO
Il prefetto di Roma Franco Gabrielli (Infophoto) - INFOPHOTO

"Questo è un provvedimento della polizia municipale con riferimento alla richiesta di un'autorizzazione della soprintendenza, che peraltro non ha comportato nessun tipo di ritardo nei lavori. Quella di oggi è una cosa già ampiamente nota e dal nostro punto di vista non sposta di una virgola né in un senso né nell'altro, perché fino a che non ci saranno tutte le documentazioni in ordine non si procederà". Lo dice all'Adnkronos il prefetto di Roma Franco Gabrielli in merito al provvedimento eseguito dai vigili questa mattina nell'ex scuola Socrate a Casale San Nicola, struttura che potrebbe ospitare i rifugiati. A quanto si apprende si tratta di un sequestro amministrativo fatto dalla polizia di Roma Capitale, che non è una consequenza delle denunce dei comitati e consente la prosecuzione dei lavori.

"La linea del prefetto e della prefettura fin dall'inizio è stata ed è chiarissima: ci occuperemo della convenzione nel momento in cui la cooperativa presenterà tutta la documentazione e tutte le certificazioni necessarie - aggiunge Gabrielli - Poi quando saranno prodotte decideremo senza prevaricare nessuno". "Di prevaricante c'è solo l'atteggiamento che si sta ponendo in essere, non certo quello della prefettura - aggiunge Gabrielli - Noi siamo rispettosi della legge oltreché delle persone, al contrario di chi si esprime in maniera anche poco rispettosa".

A dare notizia del sequestro era stato questa mattina il consigliere del Municipio XIV di Roma, Fulvio Accorinti (FdI) che su Facebook ha scritto: "Dopo due settimane di segnalazioni e pressioni da parte del sottoscritto e del comitato spontaneo nato nella zona stessa agli organi competenti - scrive Accorinti - dall'ufficio tecnico del Municipio 14, dalla Polizia municipale alla Soprintendenza archeologica, arriva l'atto di sequestro della struttura e dell'area che doveva ospitare il centro per rifugiati a Casale di San Nicola".

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