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Centrodestra, domani pre-convention a Milano, Parisi lancia la call

31 agosto 2016 | 15.39
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Centrodestra, domani pre-convention a Milano, Parisi lancia la call

Pre-convention, domani a Milano, organizzata da Stefano Parisi che chiama a raccolta i suoi fedelissimi per cominciare a tracciare le linee guida della convention in programma il 16 e 17 settembre, dopo l'incarico ricevuto dal leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, per la riorganizzazione del centrodestra. L'appuntamento è alle 18.30 al Teatro San Carlo.

Secondo fonti vicine a Mister Chili, domani non verrà resa nota alcuna lista dei nomi di chi farà parte della sua squadra, tuttavia potrebbero cominciare a delinearsi, attraverso la raccolta di idee e proposte, le linee guida in vista delle prossime elezioni politiche e soprattutto del referendum costituzionale che dovrebbe tenersi a novembre.

Sarà un incontro pubblico, fanno sapere dal suo quartier generale, aperto a chi vuol partecipare, dove Parisi prenderà la parola e risponderà alle domande dei presenti. Una sorta di test anche per valutare il contributo di idee di chi si candida ad accompagnarlo in questa nuova sfida. Tant'è che a prendere parte all'evento, oltre ai componenti della lista civica messa in piedi da Parisi per la corsa a Palazzo Marino, potrebbe esserci anche qualche big della politica nazionale.

Conferme ufficiali, al momento, non ce ne sono; tuttavia non è esclusa la presenza di Maurizio Lupi, capogruppo di Area popolare alla Camera, particolarmente vicino a Parisi nella campagna elettorale delle scorse amministrative. A sorpresa, inoltre, potrebbe presentarsi Corrado Passera. Anche lui, in occasione della campagna elettorale milanese, si era messo a disposizione del progetto di Parisi.

E' certo, invece, che non ci saranno esponenti di Fdi. Fonti interne alla sezione lombarda del partito precisano che si tratta di un 'no' senza polemiche, ma che pone di fronte a un problema politico. Prima di prendere una decisione, cioè, occorre capire se Parisi sarà il leader di Forza Italia e se sarà lui a guidare il progetto di riorganizzazione del centrodestra. Perché se a livello elettorale era stata trovata una convergenza su tutti i fronti, ora è doveroso fare chiarezza su chi intende appoggiare il governo e chi è per il 'sì'.

"Noi - dicono - non diamo carta bianca a nessuno anche perché aspettiamo di capire le strategie e le possibili alleanze con il governo in vista del referendum". Temi dirimenti, questi, che spingono gli esponenti di Fdi a privilegiare l'impegno nei confronti delle linee espresse dalla leader, Giorgia Meloni, e soprattutto verso il proprio elettorato.

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