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Centrodestra, Meloni: "Ci sono delle cose da chiarire"

19 luglio 2021 | 20.54
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La leader di Fdi: "Noi per unità, capire se alleati pensano a scenari diversi"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

"Sicuramente nel centrodestra ci sono delle cose da chiarire. La domanda che ho posto questa mattina e che continuo a porre è capire se, invece, da parte degli alleati si prendono in considerazione scenari diversi per il futuro. A questo punto mi pare necessario chiarirlo". Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, a Napoli per la presentazione del suo libro. "Credo che nessuno abbia lavorato in questi anni per l'unità della coalizione come Fratelli d'Italia - ha aggiunto Meloni - perché sappiamo che ci sono decine di milioni di italiani che aspettano di vederci al Governo insieme. Però per fare le cose bene serve lealtà e rispetto reciproco. Sicuramente non si può dubitare della volontà di Fratelli d'Italia di stare all'interno del centrodestra, la domanda è capire se invece da parte degli alleati si prendono in considerazione scenari".

Meloni ha assicurato che "Fratelli d'Italia continuerà a fare come sempre tutto quello che può per l'unità del centrodestra, per arrivare al governo con il centrodestra, però ovviamente chiediamo come tutti rispetto, per la nostra storia politica, per il lavoro che abbiamo fatto e per le regole che tengono insieme questa coalizione. Sicuramente la vicenda della Rai, sommata ad altre, ha aperto alla necessità di un chiarimento".

Rai

"Difficile sostenere che le nomine alla Rai le abbia fatte Draghi. I membri del cda della Rai, votati dal Parlamento, sono stati scelti dai partiti. Credo dunque siano le forze a doversi assumere la responsabilità di una scelta senza precedenti. Nella storia della Rai non è mai accaduto che l'opposizione non venisse rappresentata", ha affermato Meloni aggiungendo: "Ci hanno detto che ne abbiamo fatto una questione di poltrone, perché se Fdi avesse preteso delle poltrone sarebbe entrato al governo ma di tenuta delle istituzioni".

"Uno dei motivi per cui è stata sollevata la questione dello Stato di diritto nei confronti di Orban, è perché ha nominato 4 componenti nel comitato di controllo sul servizio pubblico. Von der Leyen fatti sentire, abbiamo un problema", ha detto Meloni tornando sulla vicenda delle nomine in Rai. "Non è che se Orban lo fa non si può fare, e se lo fa la 'coalizione arcobaleno' si può fare. Se al posto nostro ci fosse stato il Pd, si sarebbe fatta sentire la von der Leyen".

Green pass

"Immaginare di applicare un Green pass come quello di Macron in Italia sarebbe un provvedimento economicida. Secondo me è inutile sul piano del contrasto della pandemia e drammatica sul piano economico", ha affermato la leader di Fratelli d'Italia. "Mi pare che Repubblica oggi riportasse dati per i quali solo il fatto di aver aperto questo dibattito in Italia ha praticamente fatto fallire la stagione turistica. Vale la pena ricordare - ha aggiunto Meloni - che il green pass in Europa nasceva per favorire la circolazione delle persone, quindi il turismo. Applicarlo per poter partecipare alla vita sociale è una scelta diametralmente opposta. Anche perché Spagna, Grecia, Croazia sono Paesi che non stanno applicando quelle norme. Allora rischiamo il paradosso che si vada in vacanza in Spagna e poi ci portano il Covid in italia. Non lo risolve mettere il green pass al ristorante, quindi confido che il Governo eviti questa scelta folle".

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